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Catanzaro-Taranto 1-1: la cronaca

Ancora un pareggio nel terzo turno della Coppa Italia di C

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CATANZARO – Un
Catanzaro nervoso, guardabile soltanto nella prima frazione di gioco. E’ questa
la descrizione dell’undici giallorosso nella terza uscita ufficiale della
stagione: il match di Coppa Italia contro il Taranto. Nell’attesa dell’ufficializzazione
del possibile ripescaggio, i ragazzi di Braglia hanno affrontato una partita
non impeccabile, condita da spiacevoli episodi quali le espulsioni sicuramente
non necessarie di Falco e Ferrigno. Il Catanzaro che si è presentato
al “Ceravolo” all’ingresso in campo ha giocato con un modulo abbastanza
dinamico: un 4-4-2 in fase difensiva che si trasformava in 4-2-4 in fase offensiva.

L’undici di Braglia si
è reso subito pericoloso al 1′. Corona si libera in area e calcia subito
mandando la sfera alta di poco. Al 10′ è il Taranto a rispondere. Triuzzi
lascia partire un bel destro da fuori area che Lafuenti para in due tempi.
Al 22′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Ascoli è Ambrosino
a fare le prove generali del gol che sarebbe arrivato qualche minuto più
avanti: il suo colpo di testa è centrale e Di Bitonto para senza problemi.
L’1 a 0 per i giallorossi si concretizza al 25′. Ascoli batte dalla bandierina,
la palla bassa arriva a Falco che di tacco serve Ferrigno: controllo, tiro
immediato e rete. Al 32′ Ferrigno prova a restituire il favore a Falco. Colpo
di tacco del “sindaco” giallorosso per Falco che viene atterrato,
però, al limite dell’area di rigore. Sulla conseguente punizione Ambrosino
sfiora il “sette” alla destra di Di Bitonto. Pericoloso il Taranto
al 48′: Bennardo apre per Catinali che controlla e calcia a colpo sicuro da
posizione defilata; la sfera fortunatamente si ferma sulla schiena di Falco.
Il primo tempo si conclude qui. Al rientro dagli spogliatoi il Catanzaro si
fa trovare con un pizzico di nervosismo in più: un po’ troppo. Al 14′
un rigore netto negato a Falco accende gli animi dei giallorossi. Tre minuti
più avanti Ciardiello commette fallo in area su Passiatore: per il
signor Lioce è rigore ed ammonizione. Dagli undici metri lo stesso
Passiatore non sbaglia. Intanto viene espulso Falco che a rivolto qualche
parola di troppo al guardalinee che precedentemente aveva negato il sacrosanto
rigore all’attaccante giallorosso. Dopo il pareggio la partita si spegne,
c’è solo il tempo per gustarsi un tiro di Corona dai 35 metri terminato
di poco a lato (26′), l’evitabile espulsione di Ferrigno (28′) e il capolavoro
balistico di Morelli deviato miracolosamente in angolo da Di Bitonto (30′).

Negli spogliatoi sotto
i riflettori c’è stato ovviamente mister Braglia. «Il nervosismo
visto stasera
– ha esordito il tecnico di Grosseto – non va bene
e sinceramente non so spiegarmelo neppure io. Ci deve essere qualcosa, ne
parleremo e vedremo di chiarire tutto. Per quanto visto tecnicamente non sono
preoccupato, c’è ancora da migliorare ma non suonerei il campanello
d’allarme. Basta ancora un po’ di tempo per assimilare il modulo. La difesa
è già quasi ok e sbaglia pochissimo. In merito all’esclusione
di Gentili da questa partita
– ha concluso il mister – non ho nulla
da spiegare. Gentili ha giocato le due partite comportandosi bene, stasera
è toccato a Lafuenti scendere in campo. E’ normale che di volta in
volta io faccia delle convocazioni che non devo assolutamente spiegare»
.
Nel concludere Braglia ha parlato delle chance di questo gruppo nella probabile
C1. «In passato – ha dichiarato – ho avuto gruppi meno
validi di questo, perciò credo che questo Catanzaro potrebbe anche
far bene. Ovviamente ciò lo dice la carta, in campo poi è tutt’altra
cosa».

Autore

Massimiliano Raffaele

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