SPAZI SOCIALI: Falcone ”Non seppelliamo di cemento questa città”

Vincenzo Falcone, candidato alle imminenti elezioni regionali nelle liste dell’Alleanza Popolari e Repubblicani Europei per la Calabria, traendo spunto dalla vicenda che vede villa Pangea al centro di un progetto di riconversione in mega parcheggio ha voluto sottolineare la sua attenzione nei confronti degli spazi sociali. “Aree – ha affermato il vicepresidente del Movimento Popolare per la Calabria – che da troppo tempo non godono della necessaria considerazione degli amministratori locali, i quali non tutelano adeguatamente i luoghi tradizionalmente riservati alle fasce deboli della popolazione. Mi riferisco soprattutto ai bambini che, considerata la cronica mancanza di posti in cui giocare, sono costretti a riversarsi per strada dove moto, macchine, camion e autobus mettono a repentaglio la loro incolumità. Ma non dimentico ovviamente gli anziani, privati degli abituali punti di riferimento (panchine, centri di aggregazione, ecc.), in cui potrebbero trascorrere le ore di meritato riposo, magari respirando un po’ di aria salubre o riscaldandosi a un tiepido sole primaverile. Viceversa, come premesso, tanto a loro quanto ai più giovani si pensa poco o nulla. Evidentemente, per i politici di turno, l’importante è seppellire di cemento questa città, nella quale crescono a vista d’occhio costruzioni d’ogni genere, spesso inutili se non addirittura dannose. Certo, nessuno vuole ignorare la particolare conformazione di Catanzaro, fatta di viuzze strette in cui è difficile transitare e quasi impossibile posteggiare il proprio mezzo. Però, esistono sicuramente soluzioni alternative che non quelle di sacrificare il verde. Un intento nefasto per il futuro di un territorio che appare sempre più deturpato e congestionato da un traffico insostenibile, con un conseguente vertiginoso incremento dello smog. Fatto che ha enormi ricadute sulla salute pubblica, minacciando da vicino i cittadini. Un dato che deve far riflettere e allarmare la società civile. E’ giunta l’ora di cambiare registro, mettendo da parte un atteggiamento passivo e quasi rassegnato. Ci sono uomini che stanno lavorando per il rinnovamento. Basta solo investirli della responsabilità del governo regionale, riponendo fiducia nelle loro capacità“.

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Redazione

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