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Undici Leoni: il sogno continua

Scritto da Redazione

Condizioni meteorologiche imprevedibili, una partita di cuore e determinazione: il Catanzaro supera il Cesena e vola in semifinale playoff contro lo Spezia

Tempo incerto ma Ceravolo caldo

Il tempo rimane incerto al Nicola Ceravolo. Le intense bombe d’acqua che hanno colpito il capoluogo alla vigilia della partita destano non poca preoccupazione. Qualche ora prima dell’inizio, la pioggia si abbatte nuovamente su Catanzaro, ma fortunatamente, quando le squadre entrano in campo, il cielo è nuvoloso ma attraversato da sprazzi di sole. Questa condizione meteorologica accompagna l’inizio del match, previsto alle 17:15. Nonostante l’acquazzone, il terreno di gioco non risulta pesante e non è necessario innaffiarlo nuovamente, poiché la pioggia ha già svolto il suo lavoro, lasciando il campo in condizioni ottimali per la partita.

Sono 10.501 gli spettatori, tra cui 147 ospiti, che assistono al match tra Catanzaro e Cesena, un confronto decisivo per conquistare il sogno di approdare alle semifinali dei playoff e ottenere la promozione nella massima serie.

Moduli a specchio e poche sorprese negli undici iniziali

La formazione del mister Caserta è quella annunciata, considerando le indisponibilità di Situm e la squalifica di Antonini. Il dubbio sulla mediana riguarda le tre “P”: con Ilie in panchina, pronto a entrare nel secondo tempo insieme a Pittarello e Coulibaly. Dopo aver perso Prestia, il tecnico Mignani ha affidato il suo 3-5-2 a Piacentini in difesa; l’unica sorpresa è stata la panchina di Francesconi, preferito a Bastoni più esperto.

Si tratta di uno scontro secco, e i due allenatori ne sono perfettamente consapevoli. Alla vigilia, entrambi concordavano sul fatto che in queste partite i valori tecnici si annullano, mentre contano motivazioni e episodi decisivi. Potrebbero sembrare frasi fatte, ma il filo della partita si è rivelato esattamente così.

Prima frazione senza il guizzo vincente

All’inizio, il Catanzaro ha cercato il suo consueto possesso palla, affrontando un Cesena chiuso bene in difesa. Tuttavia, alcune imprecisioni, dovute alla tensione, hanno permesso ai bianconeri di alzare il baricentro e prendere maggiore fiducia. Dalla parte destra, Adamo si è reso pericoloso con alcune iniziative, tra cui una trivella che ha colpito il palo esterno. Il Catanzaro ha risposto cercando verticalizzazioni e, già nella prima frazione, poteva sbloccare il risultato: un gol di Iemmello, annullato dal VAR dopo un controllo preciso sul prezioso assist di Petriccione, aveva infatti fulminato Klinsmann. Un altro tentativo pericoloso è stato un tiro di Scognamillo, mentre le due squadre sono andate negli spogliatoi senza riuscire a trovare il guizzo vincente, con il Cesena che ha cercato di mettere in difficoltà la difesa giallorossa senza però riuscirci.

Cinque minuti di fuoco,un bomber sbaglia ma l’altro bomber non perdona

Nella ripresa, tra il 5° e il 9° minuto, si è ripetuto il copione previsto: un episodio chiave. Un errore di Cassandro e Pompetti, coinvolti in un fallo laterale, ha causato un contrasto tra Bastoni e Pompetti: il centrocampista giallorosso, nel tentativo di recuperare, ha colpito il polpaccio di Bastoni, provocando un rigore che Sacchi non ha visto, ma che il VAR ha correttamente convalidato. Pigliacelli ha ipnotizzato Shpendi, respingendo il suo rigore con un tuffo sulla sinistra, ed è pronto anche sulla respinta di Saric. Il nostro titolo “Undici Leoni” si rivela più che mai appropriato: da questo momento, la rabbia agonistica spinge il Catanzaro a non rischiare più nulla.

Subito dopo, Pontisso si rende pericoloso con un tiro che, però, si spegne di poco fuori. Nella sfida tra bomber, il nostro capitano Iemmello dimostra ancora una volta tutta la classe:

Con un lancio preciso, apre il gioco dalla fascia sinistra e trova Quagliata, che a sua volta serve Pontisso. Quest’ultimo effettua un cross perfetto e il bomber, con una spettacolare acrobazia di testa fulmina Celia cresciuto nel vivaio giallorosso e supera il portiere avversario Klinsmann, regalando un gol che richiama le imprese del suo papà. Presente in tribuna, il leggendario campione del mondo con la Germania nel 1990 ha sicuramente apprezzato questa prodezza dell’attaccante catanzarese, così simile alle sue gesta memorabili. Da qui in avanti c’è in campo anche il dodicesimo uomo in campo, il pubblico catanzarese.

Da qui in avanti, si susseguono i cambi: Mignani prova tutte le carte a disposizione, mentre il Cesena cerca l’assalto finale. La difesa giallorossa regge bene, anche se avrebbe potuto essere più incisiva in ripartenza. Ilie e Pittarello, ad esempio, hanno avuto occasioni sprecate. Ora, conta solo la volontà e la lucidità di portare a casa un risultato così importante, evitando le complicazioni di eventuali supplementari, come accaduto lo scorso anno. La squadra si stringe, si combatte con il cuore, e il pubblico del Ceravolo, in fermento, spinge i suoi ragazzi: il Catanzaro, per il secondo anno di fila, approda meritatamente in semifinale playoff.

Due stagioni nda incorniciare comunque andrà

Un traguardo di grande prestigio, frutto del lavoro di tutta la società, dello staff tecnico e di ogni componente della rosa. Un risultato che ha sorpreso tutti, e che, ripercorrendo le prime amichevoli estive, sembra un’impresa memorabile. Iemmello ha sintetizzato bene questa stagione, paragonandola alla precedente: la pazienza, ha detto, è stata la virtù dei forti.

Adesso, non abbiamo più nulla da perdere. Ci aspetta un avversario di grande caratura: lo Spezia di D’Angelo, una squadra forte, sostenuta dalla proprietà americana di RAM Spezia Holdings LP, con sede negli Stati Uniti e presieduta da Carmelo Stillitano, detto Charlie, nato a Gioia Tauro, di origini calabresi.

Sarà ancora una squadra bianconera a ostacolare il cammino del Catanzaro: un classico scontro tra Davide e Golia, dove tutto può succedere. Appuntamento a mercoledì per la sfida Catanzaro-Spezia, con il sogno che continua: perché, dopotutto, sognare non costa nulla.

(Foto Us Catanzaro)

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