La corsa alla panchina del Catanzaro è ufficialmente entrata nella fase cruciale. Dopo la separazione da Caserta, il direttore sportivo Ciro Polito ha avviato un’attenta selezione tra diversi candidati, con l’obiettivo di chiudere il cerchio entro la fine della settimana. I profili considerati spaziano da giovani promettenti a tecnici navigati, capaci di affrontare le insidie della Serie B.
Dalla C in rampa di lancio
Tra i nomi più caldi c’è Ignazio Abate, che ha ben figurato alla guida della Ternana, con una proposta di gioco moderna e coraggiosa. Nonostante un divorzio anticipato con il club umbro per divergenze interne, la sua stagione è stata più che positiva, tanto da attirare le attenzioni di diverse società, incluso il Catanzaro.
Un’altra scommessa che piace è Andrea Chiappella, tecnico della Giana Erminio, accostato anche all’Entella. Con un’identità tattica ben definita e risultati oltre le aspettative in Serie C, rappresenterebbe una scelta in prospettiva, magari in continuità con il lavoro svolto sullo sviluppo dei giovani.
Da non sottovalutare nemmeno Emilio Longo, protagonista di un buon campionato a Crotone. Il suo lavoro in Serie C ha attirato attenzioni grazie alla capacità di far rendere al meglio organici non sempre all’altezza del blasone delle piazze.
L’esperienza nella categoria
Sul fronte dei profili con maggiore esperienza, resta Luca D’Angelo, ex Spezia, nome forte anche per il Modena. Tecnico solido e abituato a gestire piazze ambiziose, conosce bene il campionato cadetto ed è apprezzato per equilibrio e gestione del gruppo. Accanto a lui, spunta anche Andrea Sottil, reduce da esperienze in A e B, che ha già lavorato insieme a Polito ad Ascoli e ha un atteggiamento di leadership marcata e un’impostazione tattica molto strutturata.
Nel ventaglio dei papabili entra anche Moreno Longo, reduce dall’ultima parentesi a Bari e anch’egli seguito dal Modena. La sua esperienza tra Torino, Alessandria e Frosinone lo colloca tra i tecnici più completi della categoria, con un’attenzione particolare alla fase difensiva e all’organizzazione del collettivo.
In alternativa, l’esperienza di Rolando Maran resta una garanzia: curriculum imponente, quasi 700 panchine tra Serie A e B, e uno stile pragmatico che ben si adatterebbe alla realtà giallorossa.
La carta coperta di Polito
Ma Polito, si sa, è uomo di sorprese. Non è escluso che il nuovo allenatore del Catanzaro possa essere una “carta coperta”, un nome tenuto volutamente fuori dai riflettori, scelto per affinità di visione, ambizione e capacità di inserirsi senza clamore in un ambiente strutturato e ambizioso.
In un contesto oggi più stabile e meno “radioattivo” rispetto alla scorsa estate, la panchina giallorossa è di nuovo appetibile. E la sensazione è che, presto, la scelta arriverà.
Redazione 24
Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net


Curiosità per Mister X,ma tra i nomi menzionati preferirei Abate.No a Maran,non mi convince proprio.