I giocatori hanno appena rimesso gli scarpini e iniziato i primi giri di campo, ma fare un punto sulla rosa e sulle strategie di mercato è già il passatempo preferito dei tifosi giallorossi. La società, con il direttore sportivo Ciro Polito in prima linea, sta lavorando per consegnare a mister Aquilani una squadra completa e competitiva in vista dell’inizio della stagione.
Attualmente i convocati in ritiro sono 29. Questa vuole essere un’analisi leggera, un piccolo gioco da ombrellone, perché le valutazioni sono solo agli inizi e il calciomercato resterà aperto fino al 1° settembre. Insomma, nulla di scolpito nella pietra: un modo per immaginare come potrebbe evolvere la rosa e cosa ancora manca reparto per reparto.
Difesa: certezze, adattamenti e caselle da riempire
Il ruolo del portiere è ben definito, con Mirko Pigliacelli saldo titolare, Marietta come secondo e Borrelli, terzo portiere classe 2004, che potrebbe cercare spazio altrove per giocare con continuità.
Sulle fasce difensive, si contano Frosinini, Verrengia e Bonini. Frosinini sembra destinato a dare spinta a destra, mentre Bonini e Verrengia sono più portati alla fase di copertura sulla sinistra. In teoria Brighenti e Scognamillo potrebbero adattarsi da terzini, ma con caratteristiche più difensive. Per questo resta probabile un intervento sul mercato per un esterno destro e uno sinistro, soprattutto se Bonini dovesse partire. Senza dimenticare che l’anno scorso c’erano Situm e, da gennaio, un ottimo Quagliata.
Al centro, i difensori sono Brighenti, Scognamillo, Antonini (in cerca di rilancio) e il nuovo arrivato Bashi, sul quale si punta per colmare il vuoto lasciato da Bonini se dovesse effettivamente partire. Il ritiro servirà a capire se basteranno o se occorrerà un altro centrale d’esperienza.
Centrocampo: l’ossatura c’è, ma occhio alle valutazioni
In mediana restano i titolari della passata stagione — Petriccione, Pontisso e Pompetti — ai quali si aggiungono Alesi, capace di svariare anche sulla trequarti, e Rispoli, che può garantire alternative nella zona di Petriccione.
Buso, se recupererà fisicamente, potrebbe rivelarsi un jolly prezioso anche come mezzala o interno avanzato. Tutto sommato il reparto appare ben assortito, ma le prossime amichevoli chiariranno se serva inserire un centrocampista di maggior esperienza per far crescere i giovani senza pressioni.
Corsie offensive: serve qualità
Dopo gli addii di Compagnon e Seck (quest’ultimo senza grandi rimpianti), è chiaro che serviranno nuovi innesti. Al momento si conta sull’esperienza e sulla duttilità di D’Alessandro, che può giocare a destra o a sinistra, e sul giovanissimo Seha, prospetto pronto a misurarsi con il calcio italiano, che si aggregherà a breve.
Alesi e Buso possono adattarsi sulle fasce, ma saranno le valutazioni di Aquilani nel ritiro a chiarire se puntare su di loro stabilmente o intervenire ancora sul mercato.
Attacco: Biasci può restare
In avanti la certezza si chiama sempre Pietro Iemmello. Accanto a lui ci sono Biasci, che potrebbe restare, e Pittarello, particolarmente apprezzato da Aquilani che lo vede in un ruolo simile a quello che Moreo aveva nel suo Pisa. Buso completa il reparto come jolly offensivo.
Resta la sensazione che un altro attaccante serva comunque, e se Biasci dovesse sorprendentemente partire, allora gli innesti diventerebbero almeno due.
Conclusione: un esercizio di fantasia, in attesa del mercato “vero”
Insomma, siamo solo a luglio: questa è poco più di un’esercitazione estiva da ombrellone, un gioco semi serio per alimentare discussioni e sogni, in attesa che il campo — con i test del ritiro e le prime amichevoli — dica qualcosa di più concreto.
Il mercato è lungo e durerà fino al 1° settembre, lasciando a Polito e Aquilani tutto il tempo per costruire un Catanzaro equilibrato e competitivo. Nel frattempo, sognare e fare ipotesi è il miglior modo per sentirsi già un po’ in campionato.
Redazione 24

