Una coppia chiacchiera con due amici, in piedi vicino all’ombrellone. Lui è un calciatore conosciuto, ma lì, in quel momento, è solo un papà in vacanza. La moglie ascolta sorridendo, rilassata. A pochi passi, la loro bambina gioca con un secchiello facendo su e giù dalla riva.
Dalla battigia arrivano due ragazzini. Uno ha lo zaino in spalla, il costume del Catanzaro e un’emozione che non riesce a nascondere. Si avvicina timido, guarda l’uomo:
— Tu sei…?
Il calciatore annuisce, con gentilezza.
Il ragazzo tira fuori una sciarpa giallorossa e chiede un autografo.
Uno degli amici sorride:
— E tu di dove sei?
— Sono di Soverato… — risponde il ragazzo.
Poi, il secondo, il più piccolo, otto anni al massimo, con un cappellino rosso, esclama fiero:
— Io sono di Cosenza… ma tifo Catanzaro!
Scoppiano tutti a ridere. È un momento semplice, ma vero.
Scene di tutti i giorni. Scene di mare, di Catanzaro. Di un orgoglio che non conosce età.
Quell’autografo, quella scena, resteranno impressi per sempre.
Nel cuore di chi c’era. E nella memoria di chi ama il Catanzaro.
Redazione 24

