Partiamo subito dall’episodio arbitrale che ha certamente inciso sull’andamento della partita: sta per scoccare il minuto 32, quando Iemmello tenta di chiudere con un filtrante un triangolo con Cisse nella trequarti brianzola, ma il pallone è respinto da Carboni e finisce sulla mano sinistra del capitano giallorosso.
Perri fischia subito il fallo e intanto il pallone è portato più lontano da Petriccione, inseguito da Carboni, con il friulano che viene redarguito dall’arbitro. Nel frattempo la sfera viene calciata da Cisse leggermente in avanti, col gioiellino delle Aquile che si ferma, mentre Birindelli arriva da dietro come una furia e lo spinge a terra con una manata piena sulla testa.
Perri è proprio lì davanti e vede la dinamica (com’è chiaro dalla nostra copertina): il pubblico, non solo quello di fede giallorossa, attende che il direttore di gara tiri fuori il rosso per il pisano. Ma Perri prende il giallo, mentre si crea un parapiglia accanto a Cisse, che resta a terra, protetto da Antonini.
L’arbitro parla con qualcuno in cuffia: forse col quarto ufficiale, ma probabilmente con gli addetti al VAR Gualtieri e Pezzuto, che evidentemente confermano la sua decisione, ma che quantomeno avrebbero potuto richiamare Perri alla revisione dal campo. Cisse si rialza e riceve l’ammonizione insieme a Birindelli che l’ha buttato a terra.
È chiaro che la valutazione spetta in primis all’arbitro e che non si tratta di una faccenda che riguarda l’intensità del colpo sferrato da Birindelli (sembrato comunque non lieve anche dal vivo), ma le sue intenzioni: Perri prende una decisione istantanea – ma è quella sbagliata, vista la violenza della dinamica del gesto a gioco fermo del calciatore del Monza – e soprattutto non è aiutato da chi sta in sala VAR.
Riavvolgiamo il nastro
Al 19° percussione centrale di Oudin, fermato a sandwich da Zeroli (davanti) e Colpani (dietro), intorno ai 20 metri dalla porta di Thiam. L’arbitro non fischia, il pallone rimpalla sui piedi di Zeroli, con Cisse che gli prende il tempo e il giovane scuola Milan lo atterra da dietro: Perri lo ammonisce immediatamente.
Passano sei minuti e su un’azione manovrata che parte dalla linea difensiva, Cassandro riceve palla nei pressi del centrocampo ed è contrastato fallosamente da dietro da Azzi: non è il primo intervento duro del brasiliano, che probabilmente meriterebbe il giallo, ma l’arbitro lascia proseguire per il vantaggio e alla fine dell’azione – che curiosamente terminerà 90 secondi dopo sull’altro fronte, con la parte alta della traversa colpita da un tiro dello stesso Azzi – non mette mano al cartellino.
Sulla rimessa dal fondo, Pigliacelli sale col pallone al piede ed è contrastato duramente in area da Alvarez, che lo colpisce a un fianco: Perri è molto lontano, fischia il fallo e non ammonisce l’attaccante uruguaiano. Accade poi quanto abbiamo già raccontato e passano due minuti prima della ripresa del gioco dopo il fischio per il fallo di mano di Iemmello: segnatevelo.
Quasi allo scoccare del minuto 37 arriva il pari del Monza: è proprio il graziato Birindelli, lasciato colpevolmente solo sulla zona destra dell’attacco in area giallorossa, a mettere in mezzo il pallone per l’accorrente Alvarez. Il VAR verifica che la posizione del pisano sia regolare e dopo poco più di un minuto dà l’ok a Perri.
Il primo tempo termina con un solo minuto di recupero: come sottolineato prima, la somma delle interruzioni avrebbe dovuto portare a un supplemento del triplo.
La ripresa
Al 54° contropiede brianzolo con Azzi che entra in area e si vede respinto il cross basso da Antonini, quasi sdraiato a terra. Il brasiliano del Monza crossa di nuovo e la palla finisce sul fondo, ma Perri fa cenno che c’è un check del VAR: passa un minuto e si capisce che il brasiliano del Catanzaro ha toccato il pallone col corpo e non con il braccio.
Al 66° Birindelli svolta completamente la sua giornata, passando da possibile eroe negativo a protagonista assoluto della vittoria brianzola: dopo l’assist, per il pisano arriva anche il gol. L’azione parte da un calcio d’angolo di Keita Baldé, con respinta di Antonini fuori area, nuovo pallone di Obiang per l’ispano-senegalese, che in sospetto fuorigioco, serve Colpani, il cui doppio cross innesca Izzo, che in sforbiciata serve l’assist a Birindelli, solo davanti alla porta.
Passano oltre due minuti di check, prima che il VAR permetta di convalidare la rete. Fa comunque specie che non sia stato possibile vedere il fermo immagine con il tracciamento della posizione di Keita, che nella sequenza vicina al passaggio di Obiang risulta fuori dall’unica inquadratura fornita.
Al 77° c’è un contrasto tra Favasuli e Colombo nei pressi della linea laterale, proprio a metà campo, vicino alla panchina del Catanzaro: Aquilani chiede l’assegnazione del fallo laterale, che invece è dato al Monza. Il tecnico romano discute animatamente col quarto ufficiale Di Marco, che richiama l’arbitro: Perri espelle il nervoso e frustrato allenatore giallorosso. La mesta uscita di Aquilani fa da anteprima all’amaro epilogo della gara per i giallorossi.

