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# ESCLUSIVA – Nuovo Ceravolo, Fiorita rompe il silenzio: “Ecco quando iniziamo”

Scritto da Redazione

Il Sindaco di Catanzaro intervistato da UsCatanzaro.net svela i dettagli del progetto di ristrutturazione dello stadio

Il sindaco di Catanzaro svela in esclusiva a UsCatanzaro.net i dettagli del progetto di ristrutturazione dello stadio: tempi certi, priorità definite e una rivoluzione in arrivo.

Addio ai pilastri in tribuna, una nuova Curva Capraro completamente ridisegnata e tempistiche finalmente definite. Il sindaco Nicola Fiorita, in un’intervista esclusiva rilasciata a UsCatanzaro.net, ha svelato tutti i dettagli del progetto di ristrutturazione dello stadio Nicola Ceravolo.

Quando partiranno i lavori? Quanto costeranno? Cosa cambierà davvero nell’impianto giallorosso? Il primo cittadino, da sempre grande tifoso del Catanzaro, ha risposto a tutte le domande, annunciando anche una data precisa per l’avvio del cantiere.

“Con queste risorse non possiamo rifare il Ceravolo”, ha ammesso con franchezza Fiorita, “ma saranno il primo step di un progetto più ambizioso”.

L’intervista completa con tutti i dettagli del progetto sarà pubblicata in giornata su UsCatanzaro.net, il video integrale dell’intervista sarà visibile in anteprima per gli iscritti al Canale YouTube di UsCatanzaro.net – iscriviti per vedere l’anteprima – a partire dalle ore 11:00

A cura di Stefania De Marco e Gennaro Maria Amoruso

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Redazione

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2 Commenti

  • A Frosinone, cinque anni fa hanno realizzato il nuovo stadio con 20 milioni di euro ed è un gioiello, andasse a vederlo.
    A Catanzaro ci si ostina, come montoni, e chissà per quali interessi a buttare milioni di euro sui rattoppi di uno stadio fatiscente insicuro, in mezzo alle case attaccato al cimitero senza vie di accesso e senza via di fuga.
    Quando, con tutti i milioni spesi per la palazzina, poi i rattoppi per la serie B ed infine questi 9 milioni, si poteva e si doveva realizzare uno stadio di circa 20000 posti nella parte bassa di Catanzaro a Germaneto o Barone, vicino alla ss 280 o alla variante della 106 con facili vie di accesso e adeguate vie di fuga.
    I pessimi amministratori che dal dopo guerra ad oggi che ha avuto e continua ad avere, purtroppo, questa città dal passato illustre, continuano a considerare Catanzaro come se fosse solo quella sul cucuzzolo, quando la parte più vasta e popolosa è quella a valle. Ostacolano l’università di Germaneto, il nuovo ospedale di Germaneto e in generale tutto quello che non sia sul dirupo, favorendo gli scippi da parte di Cosentini, Lametini e Crotonesi.
    Se Catanzaro si fosse sviluppata verso il basso, verso il mare in tutti questi anni, oggi avremmo una parte nuova moderna con ampi viali e la parte affacciata sul mare volano di tutto l’economia cittadina e un vecchio centro storico da visitare con locali di artigianato e ristoranti.
    A parte, appunto, il centro storico dal tribunale a Bellavista , tutto il resto a nord , per me è un obbrobrio e andrebbe solo demolito e restituito alla natura.

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