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Difendiamo il Catanzaro!

Scritto da Redazione

Tra rabbia e delusione, serve lucidità: le Aquile devono ritrovarsi prima che sia troppo tardi

È notte fonda per il Catanzaro. Due sconfitte di fila, l’ultima in casa, con il Padova che passa senza nemmeno dover faticare troppo. Ma il problema non è solo il risultato: è una squadra spenta, fragile, lontana anni luce da quella che avevamo imparato a conoscere. Un gruppo che, tra errori e sbandate, si scioglie alle prime difficoltà, come neve al sole.

In momenti così, la rabbia prende il sopravvento. Si vorrebbe azzerare tutto, mandare via tutti. È umano. Ma servono lucidità e orgoglio. Perché distruggere è facile, ricostruire no.

Non è una questione di nomi o ruoli. Non è “allenatore sì o no”, “direttore sportivo sì o no”, “giocatore A o B”. È una questione di identità. Di ritrovare ciò che ha reso grande questo gruppo: coraggio, gioco, senso di appartenenza.

La società conosce bene lo spogliatoio e i suoi equilibri. Sa chi ha bisogno di essere scosso, chi di essere protetto. Ora servono decisioni chiare, ferme, giuste.

Al tecnico chiediamo umiltà e coraggio: umiltà per rimettersi in discussione, coraggio per cambiare davvero.

Difendiamo il Catanzaro.
Difendiamolo da tutto e da tutti, anche da noi stessi, perché questa Serie B è una conquista che non possiamo permetterci di perdere.

Harp

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Redazione

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2 Commenti

  • È vero quello che hai scritto ma una domanda nasce spontanea se dopo quasi quattro mesi l’allenatore non è riuscito a dare una identità a questo gruppo vuole dire che qualcosa non va ed allora cosa si aspetta a dare una svolta? Che perdiamo ancora? sicuramente la società deve fare qualcosa altrimenti si rischia di intrufolarsi in un vicolo cieco senza via d’uscita o meglio serie C.

  • Si son perse due settimane per cercare di cambiare registro con un nuovo allenatore e un ds. Si sta cercando di mettere una toppa ad uno strappo grandissimo che anche i non vedenti riuscirebbero a constatare . Si ritorna mestamente in C con l’aggravante di un torneo molto scarso dove bastava poco per fare un campionato dignitoso, ma con i vari pittarello cassandro oudin verrengia bettella di chiara pandolfi antonini buso d’alessandro di francesco noumhan e gli altri che non giocano per un totale di 31 pseudo calciatori che in eccellenza non andrebbero nemmeno in panchina-

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