Dopo due settimane di sosta, al netto della sostituzione dell’infortunato Bettella con Brighenti, Aquilani ripropone la stessa formazione che ha perso a Monza. Iniziano forte i GialloRossi che approfittano della scarsa consistenza del Padova per assediarlo nella propria area. In questa fase le Aquile battono una serie infinita di calci d’angolo senza mai pero’ andare alla conclusione. E’ al ventesimo che gli ospiti lanciano un primo squillo d’allarme per la difesa della squadra di casa, Lasagna approfitta di un difettoso controllo di Antonini per rubare palla e dirigersi verso la porta, il tiro forte in diagonale viene respinto col piede da Pigliacelli. E’ il preludio a ciò che accadrà dieci minuti dopo quando il portiere GialloRosso si deve ripetere prima su Fusi e poi su Lasagna, ma sul seguente calcio d’angolo Perrotta (32′) e Lasagna vengono colpevolmente lasciati liberi in area di rigore, il difensore senza neanche saltare colpisce di testa mandando il pallone a sbattere sul secondo palo prima di finire in rete. Si ricomincia a giocare ed un pestone in area su Pontisso viene sanzionato col calcio di rigore, Iemmello va alla battuta ma i tiro a mezz’altezza viene intercettato da Fortin. Nel recupero ancora Iemmello di testa devia centralmente tra le mani di Fortin un bel cross di Cisse.
La ripresa inizia con la doppia sostituzione dell’evanescente Oudin e di Pontisso che lasciano per Pittarello e Rispoli. La musica non cambia, il Padova pensa solo a difendersi, mentre il Catanzaro, nonostante il prolungato possesso palla, non riesce ad essere incisivo sotto rete. La grande generosità di Pittarello non basta ad evitare la seconda sconfitta stagionale, tutti i tentativi di tiro a rete dell’x Cittadella sono finiti fuori dallo specchio della porta. Non servono neanche i cambi operati dall’allenatore in seconda Agnelli, Aquilani era squalificato per l’espulsione rimediata a Monza.
Finisce male la partita col Padova, i fischi del Ceravolo sono più che meritati. La squadra ha fatto vedere qualcosa solo nei primi minuti del primo tempo per poi sciogliersi come il burro al primo affondo degli ospiti. Il Padova non ha rubato nulla, non ha demeritato, ma non ha fatto nulla se non difendere il vantaggio conseguito nel primo tempo. Il Catanzaro ha fatto troppo poco, ed in modo disorganizzato e basato su iniziative personali, per meritare di più.
L’allenatore dovrebbe prendere atto che questa squadra è in mezzo al guado e rischia di affondare. Si era partiti con il “modulo di Aquilani”, quel 4-2-3-1 che aveva fatto intravedere dei principi di gioco basati sulla velocità di palleggio basso e corto, ed ora ci ritroviamo una squadra che gioca con il 3-4-2-1 che fa del palleggio compassato e del cross in area dalla trequarti il suo sterile credo d’attacco. Il Catanzaro non vince al Ceravolo in una gara di campionato dal Derby con il Cosenza, era il 16 Marzo di quest’anno, tante cose sono cambiate da quella partita, ma adesso urge invertire la rotta per il bene delle Aquile.
Con questa sconfitta il Catanzaro rimane a quota 6 punti in classifica, al pari di Pescara e Bari, occupando la quindicesima posizione. Per il Padova una boccata d’ossigeno che proietta i veneti a 11 punti in undicesima posizione.
TM


Ottima esposizione, ma mi chiedo e chiedo la società non si è resa conto Empoli ha cambiato allenatore, Sampdoria ha cambiato allenatore ieri lo spezia ha cambiato allenatore delle squadre in difficoltà rimane solo il Bari (che è andato in ritiro per non cambiare quello scarso di casera) e noi che a questo punto abbiamo un allenatore peggio di Caserta che facciamo??? Silenzio!!! la proprietà non dice e non fa nulla..
Concordo con Salvatore. E’ inutile sperare e attendere. Il buon giorno si vede dal mattino.