La terza retrocessa dalla massima serie che affronterà il Catanzaro, in ordine di tempo, è l’Empoli.
Il periodo negativo, che sta attraversando la squadra toscana, dimostra quanta difficoltà incontrano i club che, dopo la serie A, si trovano immersi in un torneo difficile come quello della B.
Lo stesso Venezia, avversario dei giallorossi nel precedente incontro, sta arrancando con risultati altalenanti e anche il Monza, ricordiamo, solo dopo il match al Brianteo contro le aquile pare abbia scacciato la crisi, inanellando una serie di vittorie che lo ha fatto balzare al secondo posto dell’attuale classifica.
Falsa partenza
L’Empoli, in estate, era ripartita da Guido Pagliuca, reduce da un biennio eccellente che aveva riportato la Juve Stabia nella serie cadetta per poi disputare i play off da matricola.
Potenziata la difesa con gli acquisti di Marco Curto e Matteo Lovato, si è provveduto a puntellare gli altri reparti con Gerard Yepes, Salvatore Elia e il ritorno di Stiven Shpendi, lo scorso anno alla Carrarese.
Inoltre sono arrivati in prestito giocatori che la piazza catanzarese ha avuto di amare e ammirare nelle scorse stagioni per aver militato nelle fila giallorosse. Andrea Fulignati, Andrea Ghion e Rareș Ilie sono senza dubbio giocatori di talento, ma anche ragazzi che hanno lasciato il segno nei cuori dei tifosi.
Pagliuca ha cercato di imporre ai suoi la propria filosofia di gioco, un 3 5 2 che si trasforma in 3 4 2 1, partenze dal basso e ritmo, ma la squadra non ha risposto in modo confacente alle mire di una società che vuole immediatamente risalire in serie A. Dopo sole 7 partite e 11 punti ottenuti, Pagliuca è stato esonerato e al suo posto è stato chiamato Alessio Dionisi (che era ancora sotto contratto con il Palermo), già allenatore vincente con i toscani nel campionato 2020/21, culminato con la promozione in serie A.
La testa non va e le gambe non girano
Il cambio in panchina al momento non ha dato i risultati sperati, 2 punti in 4 partite, ma soprattutto le prestazioni della squadra preoccupano, e non poco, un ambiente che inizia a parlare di crisi profonda.
Nell’ultima gara di Chiavari contro la Virtus Entella, l’Empoli ha evidenziato non solo la mancanza di gioco, ma di quel coraggio invocato da Dionisi, che però i giocatori non sembrano dimostrare.
Il risultato di 1-0 va anche stretto ai padroni di casa, che hanno dominato un Empoli inesistente nel primo tempo, salvato dai miracoli di Fulignati, che ha evitato più volte la capitolazione ai toscani.
Una squadra bassa, sfilacciata tra i reparti, incapace di creare pericoli, con una mole di errori, spesso elementari, difficili da comprendere per dei giocatori tecnici e di valore.
Il lieve miglioramento della compattezza difensiva, rispetto alla gestione Pagliuca, comunque non nasconde un dato impietoso, che recita: in 13 gare ufficiali tra campionato e Coppa Italia, l’Empoli ha sempre subito almeno un gol.
C’è da dire che Dionisi ha avuto poco tempo per lavorare sulla tecnica, ma principalmente sulla testa dei suoi ragazzi, che sembrano privi di quella leggerezza mentale necessaria per scendere in campo con serenità.
Serve un risultato scaccia crisi
Il Volo del Ciuco, forse è la festa più radicata nella memoria storica empolese. Il giorno del Corpus Domini, un povero asinello (ciuco in dialetto toscano) veniva portato su per il campanile della Collegiata e, appeso ad una carrucola su una corda, veniva fatto “volare” sopra le teste dei cittadini riuniti in Piazza Farinata degli Uberti, fino a schiantarsi contro una delle colonne del loggiato di Palazzo Ghibellino. Da come volava si facevano anche presagi e previsioni sull’andamento dei raccolti nei campi.
La piazza empolese, tradizionalmente equilibrata e poco incline all’allarmismo, sta cominciando a dare segni di impazienza e si avanzano i primi dubbi sulla bontà della costruzione della squadra questa estate.
Insomma un quadro a noi noto, se ritorniamo all’ambiente che circondava il Catanzaro un paio di settimane fa.
Per la gara, da valutare il recupero di alcuni giocatori acciaccati: Haas, Ceesay, Lovato e Nasti restano monitorati dallo staff medico. Sicuro il rientro, dopo la squalifica, di Salvatore Elia.
Una partita quella di sabato che ha il sapore di ultimo appello per gli azzurri. L’imperativo è vincere, magari anche convincendo, altrimenti sarà crisi profonda per i ragazzi di Dionisi.
Vincere aiuta a vincere
Aquilani e i suoi si troveranno ad affrontare un avversario determinato a uscire da questa spirale negativa.
Potranno contare sul morale alto, dopo tre vittorie consecutive, ma soprattutto sulla consapevolezza della forza dei propri mezzi. La squadra vista in campo nelle ultime partite ha dimostrato carattere e capacità di gestire le fasi difficili dell’incontro, sapendo soffrire e reagendo anche con cinismo.
Servirà tutto questo al Castellani, oltre a un briciolo di fortuna, per continuare la striscia positiva e mettere punti in cascina per una posizione in classifica sempre più tranquilla.
foto immagine di copertina di UsCatanzaro.net


Speriamo di non farli resuscitare 🤦
FORZA RAGAZZI 💛❤️🦅