Fare i biglietti per le trasferte del Catanzaro, ormai, è diventato un mestiere. Tra determinazioni di Osservatori, Prefetture, GOS, CASMS, circolari e contro-circolari, il tifoso giallorosso si sta trasformando — suo malgrado — in un piccolo esperto di diritto amministrativo.
E non solo: è diventato anche un fine conoscitore delle piattaforme di ticketing. Sa dove cliccare, conosce ogni meandro, studia usabilità, code, bug e algoritmi di coda virtuale. Un tifoso diventato analista informatico per necessità.
Ma il punto non è questo
Il punto è che per una normalissima partita di Serie B, come Empoli-Catanzaro di sabato pomeriggio, per il settore ospiti si apre la vendita mercoledì alle 18, per poi chiudere venerdì alle 19.
Tradotto: 48 ore — sì, sono quarantanove ore, ma sempre scarse — per permettere al tifoso giallorosso di organizzare la trasferta, comprare il biglietto e poi prenotare treni, aerei o un’auto a noleggio … con prezzi che, con questa tempistica, lievitano più di un panettone a dicembre.
È una dinamica che scoraggia, che svilisce, e che soprattutto fa a pugni con la programmazione di un campionato professionistico.
Perché il calendario della Serie B è pubblico da agosto.
Perché data e orario della partita sono fissati da settimane.
E allora una domanda nasce spontanea, anzi tre
Perché tutto questo ritardo?
Perché ridurre ai minimi termini il tempo per acquistare i biglietti?
Perché trattare la tifoseria del Catanzaro — corretta, appassionata, esemplare — con questa sufficienza?
In questi tre anni di Serie B, i tifosi giallorossi sono stati un valore aggiunto per lo spettacolo e, spesso, un volano per l’economia delle città ospitanti. Ogni trasferta del Catanzaro muove centinaia, migliaia di persone che riempiono aerei, treni, bar, ristoranti, alberghi. Una ricchezza — sociale, culturale ed economica — che meriterebbe ben altro trattamento.
Organizzare una trasferta non dovrebbe essere un percorso a ostacoli. Non dovrebbe diventare un’impresa con tempi e modalità più rigidi di una gara d’appalto. Non può essere normale che una tifoseria correttissima debba elemosinare il diritto di pianificare una giornata di sport.
Una cosa è chiara: giocare contro il Catanzaro conviene a tutti.
Ma il Catanzaro e i suoi tifosi meritano rispetto.
Redazione 24


Giusto.Non è questa la maniera da gestire un torneo professionistico e trattare chi è parte sana e vitale del calcio,cioè i tifosi per bene.Catanzaro vanta un seguito importante formato da gente seria e corretta.Non merita queste rozzezze e questa insensibilità.
Evidentemente erano in troppi e facevano sfigurare tifoserie più prestigiose, oppure davano troppo supporto e bisogna penalizzare il CZ, spero non ci siano motivi di ordine pubblico perché sarebbero completamente inventati, comunque in generale fanno di tutto per scoraggiare le persone ad andare allo stadio