Catanzaro News In primo piano La Voce del Forum

La voce del Forum – 13ª giornata

Scritto da Redazione

Aquila torinese vince la giornata dei pronostici e racconta la sua storia

Torna, dopo la sosta, la rubrica che ci consegna i ricordi e le emozioni degli utenti del Forum di UsCatanzato.net.

Ciao aquila torinese, complimenti per la vittoria, da dove vuoi iniziare?

Direi dal principio anche se devo ammettere che il mio esordio con il Catanzaro fu abbastanza traumatico, perché, al contrario di tante storie di tifo nelle quali la fede si tramanda per via parentale, mio padre non era un tifosissimo giallorosso, ma un semplice appassionato di calcio, era medico, la sua professione lo impegnava tanto tempo in settimana e il weekend lo dedicava alla famiglia.

Io sono nato nel 1995, durante gli anni della mia infanzia non ricordo di essere andato al Tempio, non ho memoria di Re Giorgio (Corona ndr). I miei primi ricordi, risalgono a una partita di serie C2, avrò avuto 12 o 13 anni, ma non sono ricordi nitidi. Il vero esordio che ricordo chiaramente è, purtroppo, il famoso play off Catanzaro-Pescina nel quale, il padre di uno dei miei più intimi amici e notissimo tifoso del Catanzaro – Andrea Volpone – portò noi ragazzini allo stadio nel settore Distinti.

Andò male, ma fui folgorato dalla curva e, così iniziai a frequentare lo stadio con più regolarità, spostandomi nel cuore del tifo pulsante per tutti gli anni che seguirono insieme ai miei amici accompagnando gli anni della nostra adolescenza.

Poi la storia più recente del sodalizio Noto, le vittorie, la fine degli studi universitari, il trasferimento al nord per cercare un po’ di fortuna e infine il rientro in Calabria dove vivo tutt’ora. Da qui il mio nickname, aquila torinese anche se in principio ne utilizzavo un altro.

Il tuo esordio nel forum invece?

Vivevo a Torino, quando un mio amico, il quale mi passava le notizie di mercato giallorosso, anticipava sempre i principali operatori cittadini e nazionali, mi parlò dell’esistenza di un forum che iniziai a frequentare con regolarità: lui è il grande ginko.

A riguardo delle interazioni con gli altri utenti nel forum, faccio parte di quella schiera di tifosi che si esalta se si vince, scompare se si perde. Purtroppo, quando il Catanzaro fa un risultato negativo, il mio umore ne risente talmente tanto che tendo a evitare di parlare con le persone. Spesso mi trovo d’accordo con marko, nonostante qualche divergenza con le sue uscite.

Cosa ha significato per te vivere lontano?

Al netto delle solite frasi che si dicono in questi contesti, per me i colori giallorossi significano identità e spirito di appartenenza al proprio territorio. In particolare, avendo vissuto a diverse centinaia di km di distanza, ho imparato un concetto, magari banale per tanti: una squadra di calcio, che indossa i colori che rappresentano la tua città, può darti quel filo, quel legame indissolubile che ti riconduce alla tua origine e che ci fa essere, insieme a tante altre cose, ciò che siamo nella nostra quotidianità sociale.

La serie B ci ha permesso di rendere quel filo ancora più resistente soprattutto per chi vive lontano. A tal proposito approfitto per salutare il mio club – Aquile Reali Torino – all’interno del quale sono presenti alcuni utenti storici del forum, come magocz, mastrobirraio e robyto.

Con gli amici si condividono momenti belli e brutti, racconta i tuoi

Delle partite più vissute te ne dico una con un ricordo positivo e una con un ricordo negativo.

Una poco memorabile dal punto di vista sportivo, un Potenza-Catanzaro di serie C con mister Auteri. Andai in trasferta e ricordo che fosse il periodo natalizio e nella città lucana si congelava letteralmente. Se la memoria non mi inganna, restammo in 10 nel primo tempo [ndR: fu espulso Eklu] ma, nonostante l’inferiorità numerica, i ragazzi fecero una goleada [ndR: finì 1-5], ripagandoci del sacrificio di una fredda trasferta nel periodo natalizio.

Il mio ricordo negativo, la semifinale playoff di ritorno contro il Padova: all’epoca risiedevo a Torino ed ero fermamente convinto che saremmo passati e che saremmo andati in finale contro il Palermo. Dopo la sconfitta, ricordo come se fosse ieri il lungo silenzio con gli altri miei compagni di viaggio rientrando in tarda serata, ancora oggi fa male se ci ripenso.

Come segui la squadra e che impressioni ti ha dato fino ad ora.

Per i miei impegni lavorativi, cerco di seguire la squadra come posso, stadio o pay tv, anche se sono regolarmente abbonato in curva. Le trasferte, da quando sono rientrato, risultano più difficili da affrontare.

Ad oggi credo che il campionato del Catanzaro sia in linea con quanto mi aspettavo. Consideriamo che abbiamo una rosa giovane, al contrario degli anni passati, e un allenatore giovane con meno esperienza dei suoi predecessori. Credo che questo undicesimo posto è ciò che si potesse ottenere in questo momento.

Avremmo potuto avere qualche punto in più, come nel recente match casalingo contro il Pescara, ma siamo stati fortunati in altre occasioni, come contro il Venezia, quindi ad oggi credo che l’elemento più importante da sottolineare sia la crescita della squadra.

Il futuro come lo vedi tu tra obiettivi e sogni nel cassetto.

Credo che la campagna acquisti del direttore Polito sia stata più “coerente” rispetto a quella della scorsa sessione estiva e comunque ha permesso di far ottenere alla società importanti plusvalenze.

Credo che a gennaio si dovrà intervenire su un paio di esuberi e stare attenti ad eventuali richieste per nostri giocatori, tra i soliti mal di pancia tipici del periodo invernale e giocatori che hanno “overperformato” in questo inizio di campionato; ma, tutto sommato, resto tranquillo, fermo restando che alcuni elementi devono migliorare la propria condizione psico-fisica e altri devono continuare a migliorarsi, senza scendere nei nomi dei singoli.

Quest’anno vedo una B più competitiva rispetto allo scorso, con squadre con rose importanti come Monza, Venezia e Palermo, e squadre che stanno ottenendo buoni risultati come Modena, Frosinone e Cesena. Credo che tra queste usciranno le 3 promosse, con l’Empoli che forse riuscirà nell’impresa di risalire la china.

Gli obiettivi per il Catanzaro non sono soltanto agonistici, centro sportivo e stadio. Da un lato, la casa della squadra e dall’altro la casa del tifo. Sono step che, una volta conseguiti, credo possano gettare le basi affinché il sogno possa realmente compiersi.

un abbraccio a tutti e forza Catanzaro

Grafica Alfredo Cristiano per uscatanzaro.net

 

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento