Ennesima dimostrazione di affetto, perché certi legami non hanno bisogno di spiegazioni né di contesti favorevoli.
Si manifestano così, a fine partita, quando il rumore si abbassa e resta solo la verità dei gesti.
Biasci e Sounas verso la Curva Massimo Capraro non vanno per protocollo. Ci vanno perché lì c’è un pezzo della loro storia. E la Curva risponde come solo sa fare Catanzaro: senza fischi, senza rancori, con quell’affetto ruvido e sincero che non si concede a tutti.
È l’ennesima dimostrazione che questa piazza sa distinguere. Sa ricordare chi ha dato tutto, chi ha lottato, chi ha rispettato una maglia che qui non è mai stata una semplice divisa. Applausi che non cancellano il passato, ma lo custodiscono.
In un calcio che brucia tutto in fretta, Catanzaro si prende il tempo di riconoscere i suoi uomini. Anche quando non lo sono più.
E questo, forse, è il segnale più bello: la Curva non dimentica.
E quando c’è affetto vero, resta,sempre!
Harp

