Catanzaro News Io dico seguitando

Catanzaro e Vincenzo!

Scritto da Redazione

Piccola guida sentimentale ai ritorni (inutili)

Quanto fiume d’inchiostro e di parole versato questa settimana alla vigilia di Bari–Catanzaro, alla vigilia del ritorno da ex di un allenatore che ha collezionato 114 presenze in giallorosso.

Catanzaro, però, è una città che non trattiene. Ti fa spazio, ti offre tempo, poi — con molta educazione — ti lascia andare. Non per disamore, ma per carattere. Qui si cammina anche quando qualcuno si ferma a guardare indietro.

Catanzaro e Vincenzo hanno camminato bene. Qui Vincenzo ha trovato la strada già tracciata, i segnali al posto giusto, ha reso il traffico scorrevole. Ha guidato con attenzione, senza strappi, rispettando i limiti. E quando il viaggio fila liscio, tutti arrivano puntuali. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, con lui si è vinto, eccome.

Poi il tempo ha fatto il tempo. Le strade si separano, le mappe cambiano, i navigatori ricalcolano. Qualche frizione, nessuna scena madre, un arrivederci appena teatrale e, puntuale come sempre, il “te l’avevo detto” sussurrato dalle immancabili vedove del tecnico, che spuntano regolarmente quando il vento gira male.

Ora Vincenzo torna. Con una panchina diversa e la stessa flemma. Torna sapendo che qualcosa, qui, gli appartiene. Ma deve sapere che qui nessuno è mai stato indispensabile. Nemmeno quando le cose funzionavano.

A un certo punto, senza farci troppo caso, alzerà lo sguardo verso lo spicchio giallorosso dello Stadio San Nicola. Compatto, rumoroso il giusto, bellissimo nella sua ostinazione. Catanzaro in trasferta, Catanzaro che occupa il suo spazio.

Sarà il Vincenzo evocato in una vecchia canzone di Alberto Fortis, quando le città hanno memoria lunga e gli uomini solo un passaggio. Un dialogo lieve, quasi distratto, tra chi resta e chi passa lasciando dietro di sé l’eco dei propri passi.

Poi c’è il campo, che è un luogo molto serio, anche quando sorride. Il Catanzaro gioca per se stesso, come ha imparato a fare, senza confronti, senza album dei ricordi, senza note a margine.

Ci sarà certamente rispetto e ci sarà anche un mezzo sorriso. E se sugli spalti dovesse comparire il sosia di Vivarini, nessuno si sorprenderà troppo. A volte, quando una parte è stata recitata bene, resta in giro qualcuno che ne conserva il volto. (Ceniti dixit.)

E allora, Vincenzo… non ti rincorreremo, non ti tratterremo, non alzeremo la voce.  Domani ti guarderemo passare, come si fa con chi ha fatto un tratto di strada insieme, perché Catanzaro ed il Catanzaro restano e gli uomini, con tutto il rispetto, … vanno

Harp

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento