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Catanzaro, calcio totale al San Nicola

Scritto da Redazione

Una lezione di calcio in piena regola: il Catanzaro detta legge a Bari. Pontisso e Antonini affossano l’ex Vivarini

Il colpo d’occhio del settore ospiti

Sono 980 i tifosi giallorossi presenti nell’imponente astronave del San Nicola. Questo è il numero ufficiale dei tagliandi staccati per il settore ospiti, ma il colpo d’occhio offerto dallo spicchio riservato ai sostenitori del Catanzaro appare decisamente superiore. Diversi tifosi giallorossi non residenti nella provincia, infatti, hanno scelto di acquistare biglietti per altri settori dell’impianto, per poi avvicinarsi e cantare insieme al resto della tifoseria. Il dato finale comunicato dalla società barese parla di 9.816 spettatori complessivi.

La nebbia su Bari e la lezione del Catanzaro

Prima del match Bari è avvolta dalla nebbia, che si dirada poco prima del fischio d’inizio. Una nebbia solo apparente, perché poco dopo ne cala un’altra — virtuale — sulla squadra di casa, letteralmente annichilita da un Catanzaro dominante. Quella andata in scena al San Nicola è stata una vera lezione di calcio, certificata in maniera inequivocabile dai numeri.

Nel primo tempo i giallorossi chiudono con 71% di possesso palla, 344 passaggi completati contro i 132 del Bari e un eloquente 8-0 nel conto dei calci d’angolo. A fine partita i dati non si discostano di molto: 63% di possesso, 520 passaggi riusciti contro 281, e 9 corner a 3 per i ragazzi di Aquilani. Una vittoria logica e meritata, frutto di una prestazione superlativa contro un Bari apparso in evidente difficoltà.

Un successo che poteva essere più largo

L’unico rammarico per il Catanzaro è quello di non aver chiuso la gara con un punteggio più ampio. La partita non è mai stata realmente in discussione, se si esclude il pathos degli ultimi minuti legato al rigore concesso da Rapuano, nato dall’unica vera ingenuità di marca giallorossa, che ha permesso al Bari di segnare la rete della bandiera.

Vivarini spettatore interessato

È stato inevitabile notare Vincenzo Vivarini sull’altra panchina. Per un istante, probabilmente, avrebbe voluto essere altrove, osservando la sua ex squadra esprimere un calcio brillante, organizzato e moderno. Il Catanzaro ha incantato addetti ai lavori e appassionati: squadra corta, compatta, con tutti e undici i giocatori coinvolti nella costruzione del gioco, capaci di muovere il pallone con qualità dal portiere fino all’ultimo dei subentrati.

Gli ex protagonisti delle reti

Chissà cosa avrà pensato il tecnico di Ari quando, nelle azioni dei primi due gol, i protagonisti sono stati proprio i suoi ex calciatori. Le reti nascono dalle geometrie che tante soddisfazioni avevano regalato in passato: Petriccione, Iemmello e Pontisso per il primo gol; Iemmello, Petriccione e Antonini per il secondo. Un marchio di fabbrica riconoscibile e letale, quella costruzione fatta da una serie di passaggi con tocchi di prima e la finalizzazione a rete.

L’impatto dei subentrati e la linea verde

Ottimo anche l’impatto dei subentrati. Frosinini, Alesi, Liberali, Nuamah e Rispoli si sono inseriti nell’orchestra giallorossa con la naturalezza di veterani. Da sottolineare un dato significativo: il Catanzaro ha iniziato la gara con un 2006 e un 2004 (Cissé e Favasuli) e l’ha chiusa con Liberali (2007), Nuamah (2005), Frosinini (2001) e Rispoli (2006). Una dimostrazione concreta di fiducia nei giovani e di un progetto tecnico ben definito.

Dominio totale e margini di crescita

La cronaca racconta praticamente solo azioni di marca giallorossa, ieri in campo con la terza maglia nera dai bordi verdi. Il risultato sta stretto al Catanzaro, che ha dominato in lungo e in largo pagando solo la colpa di non aver “ammazzato” la partita. Qualche ingenuità è normale in una squadra giovane, ma va dato grande merito ad Aquilani, sempre più incisivo nel trasmettere idee e identità ai suoi giocatori, capaci di rendere al massimo indipendentemente da moduli, interpreti o dalla disposizione del centrocampo.

Classifica e sguardo al futuro

L’ultima partita dell’anno al Ceravolo sarà contro un’altra squadra costruita per il salto di categoria. Intanto i giallorossi si godono la prima vittoria contro il Bari nello stadio costruito per Itaia 90, un settimo posto solido – inattaccabile al momento con le altre partite che saranno giocate fra oggi e domani – costruito con sacrificio e qualità: 28 punti a due giornate dal giro di boa sono davvero tanta roba unite al poker di vittorie consecutive. Un Catanzaro che non smette di sorprendere e che continua a crescere, partita dopo partita.

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