Mancano pochi giorni all’apertura ufficiale della sessione invernale di calciomercato in Italia.
Da venerdì 2 gennaio 2026 e fino al 2 febbraio, le società avranno a disposizione 31 giorni per intervenire sulle proprie rose, sia per sfoltirle, sia per rafforzarle in funzione degli obiettivi stagionali.
Tanti, forse troppi, giorni
Si tratterà di una finestra lunga e particolarmente delicata. Nel caso specifico del Catanzaro, società e staff tecnico dovranno essere abili nel mantenere il gruppo compatto, evitando distrazioni sempre dietro l’angolo.
Il rischio riguarda sia i calciatori che hanno mercato e potrebbero ricevere proposte allettanti, sia quelli che hanno trovato meno spazio e potrebbero manifestare la volontà di cambiare aria per avere maggiore continuità.
Il calendario non aiuta
Restare concentrati sarà fondamentale, perché gennaio è tradizionalmente un mese complesso. In Serie B, inoltre, il calendario non concede tregua: durante la finestra di mercato sono in programma ben quattro gare.
Il Catanzaro affronterà prima due delle pretendenti alla promozione: Frosinone (con cui si chiuderà l’andata) e Venezia, entrambe in trasferta, con due squadre in salute come i giallorossi, che sono stati gli unici capaci di conquistare un bottino di 25 punti nelle ultime 10 gare.
Nello stesso periodo, i ciociari ne hanno messi insieme 24, non perdendo nemmeno una gara, mentre i lagunari ne hanno fatti 22, con l’ultima sconfitta proprio per mano del Catanzaro all’11a giornata al Nicola Ceravolo.
Poi ci saranno due squadre impelagate nelle parti basse della classifica, e che nel girone d’andata hanno entrambe fermato sul pari le Aquile.
Sono la Sampdoria – per l’unica gara, delle quattro, che si disputerà a Catanzaro – e infine, il 31 gennaio, la trasferta più lunga della stagione per i giallorossi, a Bolzano contro il Südtirol.
Redazione 24
Foto dal Web


La rosa è molto ampia, quindi è giusto che alcuni giocatori poco utilizzati vengano ceduti, spero vengano cedute 5/6 riserve e vengano acquistati 2 buoni giocatori.
Lo so che il problema sarà trattenere quelli che si sono distinti, ma abbiamo il mitico Noto