Nello specifico, le indagini hanno consentito di individuare 28 false cooperative agricole “senza terra” collegate funzionalmente tra loro, circa 4.100 falsi braccianti agricoli che hanno percepito illecitamente indennità per circa 11 milioni di euro nel periodo che va dal 2004 al 2012.
Diversi falsi braccianti agricoli erano, in realtà, praticanti presso studi legali, dipendenti di enti sindacali, casalinghe, giovani studenti universitari e comunque persone che, per origine e ceto sociale, non hanno mai avuto alcuna dimestichezza con il lavoro agricolo. La truffa è consistita nella costituzione ad hoc di cooperative agricole operative (si fa per dire) nelle zone di Corigliano Calabro, Rossano e Cassano allo Ionio, con centinaia di lavoratori che, in realtà, svolgevano tale attività solo “sulla carta”, presso terreni di ignari committenti o, addirittura, inesistenti.
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