L’ultimo rapporto Istat, che prende in esame il biennio 2010-2012 conferma ciò che buon senso e uno spirito critico nella media hanno sempre portato a credere. Il Pil dei calabresi è tra i più bassi d’Italia: 16.575 euro, contro i circa 16.400 del fanalino di coda Campania. Penultimi, insomma.
La situazione però diventa ancora più grave se si considerano i redditi da lavoro dipendente: 31mila euro, cioè ultimo posto in assoluto, con la Calabria preceduta da Molise (33.013), Basilicata (33.704) e Sardegna (34.580).
Impietoso il confronto con la prima della classe, la Provincia autonoma di Bolzano, dove il Pil pro capite raggiunge i 37mila euro: più del doppio rispetto alla Calabria. Un altro mondo.
In media, il Nord supera i 27mila euro di Pil per abitante, mentre il Sud non sfora il tetto dei 20mila.
Red