Nella nuova puntata de Il Salotto di UsCatanzaro.net, intitolata “La Bizòna”, si è discusso con passione e competenza dei temi più caldi del momento per il Catanzaro: il cambio in panchina, le prospettive del nuovo tecnico Aquilani, la valorizzazione dei giovani e le prime ipotesi di mercato. Un confronto vivace tra opinionisti e ospiti d’eccezione, in cui analisi tattiche, suggestioni tecniche e riflessioni sulla piazza giallorossa si sono intrecciate con il consueto spirito critico e il cuore di chi il Catanzaro lo vive ogni giorno.
Nel corso dell’ultima puntata, il dibattito si è acceso sui temi che infiammano il presente e il futuro giallorosso: il passaggio di testimone tra Fabio Caserta e Alberto Aquilani, le prospettive del nuovo tecnico, il valore della linea verde e i rinforzi per la prossima stagione. A confrontarsi, gli opinionisti Gennaro Maria Amoruso, Salvatore Scarfone, Ernesto Sarno, Angela Rotella e Tony Marchese, con gli ospiti Agostino Iacobelli e Gaetano Fontana, due voci autorevoli del panorama calcistico.
Il cambio in panchina
A rompere il ghiaccio, la domanda di Gennaro Maria Amoruso:“Cosa pensate del cambio in panchina tra Caserta e Aquilani?”
Gaetano Fontana ha ammesso la sua sorpresa: Caserta, pur tra difficoltà iniziali, aveva tenuto la barra dritta, raggiungendo risultati che avrebbero potuto garantirgli continuità. Su Aquilani ha preferito la cautela: un anno di stop pesa, ma le sue esperienze nei settori giovanili sono incoraggianti.
Agostino Iacobelli ha sottolineato come, da fuori, sia difficile giudicare certi equilibri. Caserta ha fatto un buon campionato, ma il salto dal calcio giovanile alla Serie B resta un’incognita.
Salvatore Scarfone, più pragmatico, ha ricordato che nel calcio nessuno è insostituibile. Aquilani porta entusiasmo ed energia: la vera sfida sarà trasmetterli al gruppo, dentro e fuori dal campo.
Angela Rotella ha fotografato l’umore della piazza: tra chi rimpiange Caserta e chi guarda con curiosità e realismo al nuovo corso.
Giovani, staff e progetto tecnico
Il nuovo staff tecnico – che comprende anche Pasquale Catalano e Cristian Agnelli – fa pensare a un investimento sulla valorizzazione dei giovani. Ma quanto conta davvero la figura dell’allenatore giovane?
Per Scarfone, l’età anagrafica è secondaria: conta avere un progetto chiaro e coerente con gli obiettivi. Allenatori giovani sì, ma con idee forti e giocatori adatti.
Iacobelli ha avvertito: Catanzaro è una piazza esigente, non certo il posto più semplice per iniziare. Serve carattere e una società che sostenga le scelte.
Fontana ha ribadito che l’ambizione della piazza richiede qualità: il gioco di Aquilani potrà essere compatibile con la rosa, ma servono conferme sul campo.
Il mercato e i nomi
Il discorso si è poi spostato sul mercato. Amoruso ha chiesto qualche nome utile alla causa giallorossa.
Fontana ha suggerito Dagasso del Pescara, regista giovane e di qualità.
Iacobelli ha proposto Pattarello (Arezzo) e Merola, entrambi interessanti.
Scarfone ha invece invitato a guardare tra le retrocesse, dove spesso si trovano profili utili a basso costo.
Quando Amoruso ha chiesto un parere su Francesco Corsinelli, Fontana è stato netto: “Tecnicamente valido, ma serve conoscere anche la persona. Se inserito in un contesto adatto, può alzare il livello, soprattutto in un gioco verticale.”
Giovani e crescita
Tony Marchese ha riportato il discorso sul focus iniziale:“Cosa deve fare un allenatore per favorire la crescita di un giovane?”
Iacobelli ha parlato della necessità di un ambiente sereno, dove sbagliare non è un tabù, ma parte del processo.
Fontana ha fatto un parallelo con Napoli, elogiando la capacità di quella proprietà di sostenere un progetto: “Serve coraggio, anche accettare l’errore. Solo così si cresce.”
Infine, la Primavera. Ernesto Sarno ha chiesto se ci sia qualcuno pronto al salto.
Iacobelli è stato prudente: il passaggio alla prima squadra è delicato, da valutare caso per caso.
Fontana ha portato l’esempio del Gubbio, dove ha visto emergere giovani interessanti, ma ha ricordato che il vero banco di prova è la pressione della prima squadra.
Una nuova era
La serata si è chiusa con una certezza: il Catanzaro ha imboccato un nuovo sentiero. Giovane l’allenatore, ambizioso il progetto, ancora da scrivere il copione. Serviranno calma, scelte lucide e la solita fame giallorossa. Ma la scintilla c’è!
Maria Luce Bruni

