Quello che era stato ampiamente previsto è stato dichiarato ufficialmente: il progetto di fattibilità tecnico economica, che deve essere fornito da Sportium, non è ancora giunto al Comune di Catanzaro. Il sindaco ha ribadito che l’amministrazione sta svolgendo tutti i passi per potere approntare il bando per l’affidamento dell’appalto integrato, appena sarà noto il suddetto progetto.
In base ai colloqui con l’US Catanzaro 1929, la prefettura e la questura, è stato subito chiaro che far partire i lavori all’interno del Ceravolo durante il campionato sarebbe stata un’impresa molto complessa, che avrebbe eroso i fondi destinati alla nuova Curva Capraro e alla copertura della Tribuna, oltre a provocare una consistente diminuzione degli introiti per la società giallorossa.
A questo punto si cerca di pianificare tutti i compiti accessori da svolgere al di fuori del Ceravolo, a partire dall’approvvigionamento del materiale (ovviamente a valle della gara con la selezione dell’appaltatore e dopo la stesura del progetto esecutivo). I lavori all’interno partiranno alla fine degli impegni della stagione della squadra giallorossa.
Il presidente Noto ha ribadito la piena concordanza con l’amministrazione comunale rispetto alle prescrizioni di prefettura e questura e ha assicurato la collaborazione dell’US Catanzaro 1929. Domani partirà la campagna abbonamenti, i cui prezzi dovrebbero essere analoghi a quelli della scorsa stagione: l’augurio della proprietà è di superare quota 6000.
Il sindaco ha detto che si è cercato di valutare tutte le ipotesi per lo spostamento dei tifosi della Capraro in altri settori: l’ipotesi Curva Mammì, che sembrava la più plausibile, si è scontrata con i problemi di afflusso degli spettatori, della separazione dei percorsi con i tifosi ospiti e dell’arrivo delle squadre al Ceravolo.
