Ci siamo quasi: mancano pochi giorni all’apertura ufficiale della sessione estiva del calciomercato 2025-26, che ci accompagnerà fino al 1° settembre. In casa Catanzaro, da tempo si lavora per costruire una rosa solida da mettere nelle mani del nuovo tecnico Aquilani.
Il direttore sportivo Polito, insieme allo staff tecnico, avrà il compito di assemblare una squadra equilibrata, tenendo ben presenti le regole sui numeri: il regolamento consente al massimo 18 giocatori over, mentre per gli under non ci sono limiti. Tra gli over in rosa, va sottolineato che il difensore Scognamillo non occuperà un posto, essendo diventato “giocatore bandiera” dopo quattro anni consecutivi a Catanzaro.
In queste settimane si sono rincorse molte voci di mercato, ma tante sono state smentite o restano semplici indiscrezioni. Fino a quando non ci saranno comunicati ufficiali del club, nulla potrà dirsi certo.
Christian Marietta, classe 2002 nato a Cirié, dovrebbe essere il secondo portiere alle spalle di Pigliacelli.
Per quanto riguarda il reparto difensivo, il Como ha ripreso Cassandro e resta da chiarire la posizione di Antonini. In questo scenario, Frosinini del Trento sembra aver superato nelle preferenze il giovane Magni del Milan. Non ci sono dubbi invece sulla conferma di Scognamillo (giocatore bandiera), che pure ha diversi estimatori, e di Brighenti, elemento esperto e prezioso anche per guidare i giovani che arriveranno.
Sempre tra i centrali, Aquilani ha indicato come priorità quella di trovare giocatori fisici e affidabili. Al momento non ci sono nomi ufficiali, ma Capomaggio del Cerignola, che può agire anche da mediano, rappresenta un profilo interessante. Andrea Papetti, difensore classe 2002 in uscita dal Brescia, piace sia al Catanzaro sia al Bari. Carissoni del Cittadella e Ricciardi del Cosenza sono due esterni che potrebbero entrare nel mirino giallorosso. Il difensore classe ’03 Bruno Verrengia prelevato dal Potenza nel gennaio scorso partirà invece per il ritiro in Trentino.
Sul fronte sinistro serve ancora completare il reparto con due pedine: un titolare e un’alternativa. Quagliata è rientrato a Cremona e ha già diverse richieste, ma i buoni rapporti con la società di Arvedi, alla luce dell’operazione Bonini e delle trattative Fulignati e Vandeputte, potrebbero favorire un ritorno del giocatore palermitano in giallorosso.
A centrocampo, Petriccione, Pontisso e Pompetti restano al centro del progetto, come confermato da Aquilani nella sua presentazione. Resta da capire la situazione di Pagano, inizialmente vicino grazie anche ai buoni rapporti con Claudio Ranieri, ma ora più incerta: su di lui ci sono Padova, che ha chiuso per Harder (per il quale Noto ha smentito l’interesse del Catanzaro), e Bari, con Caserta che lo ha espressamente richiesto.
Tra i nomi circolati per la mediana ci sono anche Simone Bastoni, liberatosi dal Cesena e molto apprezzato per duttilità ed esperienza, sebbene il Monza sia in forte concorrenza, e Francesco Amatucci, centrocampista del Cittadella classe 2001.
In attacco, Biasci salvo sorprese è destinato a partire: non ci sono state richieste ufficiali alla società, ma il suo procuratore si è mosso con Avellino e Mantova. Seck rientrerà al Torino per essere poi nuovamente ceduto, mentre Compagnon potrebbe approdare al Venezia. La Mantia si sarebbe proposto per restare ancora un anno a Catanzaro, accettando un ingaggio ridotto. Sul resto del mercato offensivo, fatta eccezione per Artistico (seguito ma con forte concorrenza), le trattative rimangono coperte dal massimo riserbo. Piacciono Russo, esterno dell’Avellino, e Di Mariano del Palermo, già vicino al Catanzaro lo scorso anno.
Ormai è questione di giorni, poi il mercato si aprirà ufficialmente e si potrà capire davvero che volto avrà il nuovo Catanzaro.
Redazione 24
Caserta vuole tre giocatori del Catanzaro,Pagano, Cassandro e Quagliata, premesso che probabilmente non riuscirà ad averli, sto pezzo di m……
(non mi è mai piaciuto come allenatore da sempre) i primi due li faceva giocare poco e solo per necessità, ora li vuole a Bari. Mente da “muntuna “.