La trattativa per tenere Fabio Caserta sulla panchina del Catanzaro si è improvvisamente complicata. Dopo i segnali positivi dei giorni scorsi, il tecnico calabrese – legato al club da un contratto fino a giugno 2026 – ha chiesto tempo. Una pausa di riflessione che ha il sapore dell’incertezza.
Le ragioni? Più d’una. Sul tavolo ci sarebbe una richiesta di adeguamento economico rispetto al contratto già in essere, probabilmente ritenuto non più in linea con le ambizioni e i risultati raggiunti. Ma non è solo una questione di ingaggio: l’aspetto tecnico ha il suo peso. Caserta vorrebbe garanzie su un progetto competitivo, rinforzi mirati e chiarezza sulle uscite. L’obiettivo è alzare l’asticella, e per farlo servono certezze, non solo promesse.
E poi c’è l’ombra – concreta o solo paventata – di altre panchine di Serie B che potrebbero tentarlo. La sua figura piace, e in un mercato allenatori in continuo fermento non si può escludere che qualche società abbia bussato alla sua porta.
La società, da parte sua, resta in una posizione di attesa, ma con l’intenzione chiara di voler proseguire con Caserta. Il presidente Noto e il diesse Polito hanno puntato su di lui con decisione, e non sarebbe semplice – né auspicabile – ripartire da un altro profilo a stagione ormai alle porte.
Gli esiti? Ancora incerti. Le prossime ore, o al massimo pochi giorni, saranno decisive. La palla è ora nei piedi di Caserta. Il Catanzaro aspetta, ma non all’infinito. La programmazione estiva incombe, e ogni passo falso rischia di far perdere terreno in un campionato che si preannuncia più competitivo che mai.
Caserta sì, Caserta no? Presto la risposta. Ma il tempo stringe.
Redazione 24
Foto di Lorenzo Costa per UsCatanzaro.net


Ancora dietro a lui, deve sfogliare la margherita. Lasciatelo andare e che si portasse pure polito.
Magariiiiii.
Queste incertezze fanno male all’ambiente e alimentano malumori. É necessario chiarire la situazione SUBITO.