Ciao Fabio. Cresciuto nel Como, dove sei stato anche allenato da Fabregas, l’anno scorso un ottimo campionato a Verona: raccontaci un po’ questo tuo percorso.
Sono stato allenato da mister Fabregas in Primavera: ho iniziato con lui e per i primi 3-4 mesi sono stato in Primavera e poi, dopo l’esonero di Longo, lui è stato chiamato per andare in prima squadra e mi ha voluto fin da subito portare con lui. Mi ha detto fin dal primo giorno che credeva molto in me, quali erano i loro obiettivi per me e quale voleva fosse il mio percorso: diciamo che tutto quello che mi aveva detto, finora si è verificato.
Quali sono le tue caratteristiche? Come ami giocare?
Allora, il ruolo che preferisco di più è il mediano, ma a centrocampo posso ricoprire tutti i ruoli e in base a quello che chiede il mister io mi adatto. E sì, alla Virtus l’anno scorso ho fatto il trequartista per la maggior parte del campionato. Ho fatto anche qualche partita da mediano, però principalmente trequartista.
Cosa significa per te essere a Catanzaro?
Eh, per me questo è un passo importante e sicuramente non vedo l’ora di iniziare a giocare davanti a tutti i tifosi.
Come sta andando il ritiro? Come ti trovi con i principi di mister Aquilani?
Mi sono trovato fin da subito veramente bene, fin dal primo giorno con i compagni, che mi hanno accolto benissimo, e anche col mister. E poi i principi sono, come ha già detto lui, quelli di Fabregas: hanno la stessa idea di calcio, quindi è perfetto per me.
Quali sono i tuoi obiettivi?
È quello sicuramente di giocare il più possibile, mettermi a disposizione del mister, della squadra e fare bene anche per i tifosi.
E cosa vuoi dire, appunto, ai tifosi del Catanzaro che ti aspettano?
Che non vedo l’ora di giocare per loro e di esultare insieme a loro.
Fonte US Catanzaro 1929

