Tre punti pesantissimi
La vigilia della gara disputata ieri al “Nicola Ceravolo”, davanti a poco più di settemila spettatori, è stata inevitabilmente segnata dal clima pesante generato nelle settimane precedenti. È inutile negarlo: i punti lasciati per strada contro Empoli e Pescara hanno creato malumori e un’aria non proprio serena attorno alla squadra.
L’obiettivo di ieri era quindi duplice: riscattarsi e rimettere fieno in cascina, ma soprattutto vincere in qualsiasi modo, al di là dell’estetica e delle alchimie tattiche. La Curva Capraro lo aveva ribadito chiaramente: servivano gli ormai celebri “occhi della tigre”.
La nuova veste tattica di Aquilani
Mister Aquilani ha ridisegnato il Catanzaro con un 3-5-2, inserendo tre centrocampisti in mezzo al campo e adattando D’Alessandro in un ruolo non propriamente nelle sue corde. L’esterno, per caratteristiche e per storia calcistica, non è un quinto naturale, ma si è sacrificato per esigenze tattiche, mostrando qualche limite nella fase difensiva e rendendo meglio quando ha potuto spingere.
Questa scelta però ha finito per limitare Cisse, spesso costretto ad abbassarsi troppo con il rischio di perdere palloni in zone delicate (vedi la seconda rete dell’Entella), ostacolando talvolta anche Iemmello, che per natura ama venire incontro al gioco.
Un avvio complicato e un pubblico risvegliato dall’arbitro
La tensione generata dai risultati negativi ha portato a un avvio timido dei giallorossi, quasi sorpresi da un’Entella intraprendente che per venti minuti ha giocato stabilmente nella metà campo avversaria. Il Catanzaro è poi andato sotto su rigore, con Antonini autore del fallo fischiato in area su azione da corner.
Quel gol subito è stato uno schiaffo, ma paradossalmente a dare la scossa ai giallorossi è stato anche l’arbitro Tremolada, autore di alcune decisioni quantomeno imbarazzanti che hanno fatto esplodere il pubblico, aumentando la carica emotiva dello stadio.
Il pareggio di Cassandro ha dato nuova linfa, ma l’eurogol di Bariti – nato proprio da una palla sanguinosa persa da Cisse, su un possibile fallo – ha gelato l’ambiente nel momento in cui il Catanzaro sembrava pronto a riprendere in mano la gara.
La sfida si è accesa ulteriormente e questa volta è stato un errore di Benali (respinta corta in area e successivo fallo su Favasuli) a concedere ai giallorossi il rigore del 2-2, trasformato da Pontisso – su concessione del capitano – sul finire del primo tempo, restituendo fiducia in vista della ripresa.
La rimonta e la firma del capitano
Nel secondo tempo il Catanzaro ha finalmente cambiato passo. Dopo il nuovo svantaggio, la squadra ha reagito con carattere e ha ribaltato il risultato grazie a Iemmello, servito perfettamente da D’Alessandro: un colpo di testa da vero rapace d’area, che ha fissato il 3-2 e deciso l’incontro.
Il gol della sicurezza è stato solo sfiorato, in particolare con Cassandro che ha colpito una traversa, oltre a un paio di altre occasioni non concretizzate.
Finale in apnea
Nel finale è tornata l’ombra della gara con il Pescara. Aquilani aveva già sostituito Antonini (ammonito) con Bettella a inizio ripresa, poi sono entrati anche Buglio, Frosinini, Pittarello e Alesi. Il Catanzaro, più per paura che per meriti dell’avversario, ha arretrato il baricentro, concedendo all’Entella qualche cross potenzialmente pericoloso.
Proprio in questa fase va sottolineata la prova positiva di Pittarello, che rispetto a Rispoli e Cisse ha tenuto e difeso diversi palloni importanti, guadagnando falli e permettendo alla squadra di respirare.
Una vittoria che può svoltare la stagione
Tre punti fondamentali, accolti con entusiasmo da squadra e pubblico in un abbraccio liberatorio. Come scritto alla vigilia, oggi contava solo vincere, e così è stato. La classifica torna a sorridere e, soprattutto, la vittoria riporta autostima.
Dobbiamo evidenziare alcune tra le note più positive:
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la prova di Pittarello;
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il ritorno al gol del capitano Iemmello;
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l’ottimo rendimento di Pontisso nella linea a tre;
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la prestazione convincente di Bettella, spesso criticato ma ieri all’altezza.
Ora, nel giorno dell’Immacolata, si andrà a Modena. Sulla carta i canarini sono di un altro livello, ma se la vittoria con l’Entella servirà a scacciare le scorie delle ultime due gare, nulla vieta di pensare positivo.
In questa Serie B, dove squadre come Monza ed Empoli hanno ripreso a correre proprio dopo aver battuto il Catanzaro, non si vede perché i giallorossi non possano aver anch’essi trovato gli stimoli per consolidare la buona posizione in classifica.
Redazione 24
Foto Lorenzo Costa per uscatanzaro.net

