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Che Catanzaro sarà: analizziamo il centrocampo

Scritto da Redazione

Dopo la chiusura del calciomercato estivo, ragioniamo su chi ha a disposizione Aquilani

Anche con la linea mediana, l’analisi che faremo sarà sempre condizionata dalle scelte che il tecnico intende adottare, che saranno anche basate sia sull’avversario che i giallorossi troveranno sulla loro strada, sia sulla condizione di ogni singolo elemento nei momenti della stagione. Indipendentemente dal sistema di gioco – che si tratti di un centrocampo composto da due elementi o da tre, con uno che potrebbe agire in un ipotetico triangolo come il più avanzato – vediamo le caratteristiche dei calciatori a disposizione per questo ruolo.

I nuovi arrivi

Uno degli ultimi acquisti, sicuramente il meno eclatante in termini di nome, è Buglio. Chi ama il calcio degli anni ’80 e ’90 ricorda che le fortune dei grandi campioni italiani sono state spesso costruite anche sui cosiddetti gregari. Ovvero quegli elementi dotati di una tecnica di base non eccelsa per giocate di fino, ma di una visione di gioco e di un senso di posizione tali da coprire gli spazi e contribuire alla riconquista del pallone.

Se vogliamo fare qualche esempio recente, il pensiero non può che andare all’ex giallorosso Verna che di chilometri in partita ne facevi tanti. Il Catanzaro, alla luce dell’attitudine del tecnico Aquilani – definito un “giochista” – forse non potrà fare a meno di un giocatore che in campo abbia cuore e polmoni, capace di compensare una minore predisposizione alla fase di non possesso, tipica di quei calciatori più portati a giocate di classe.

La sorpresa di questo inizio stagione è certamente Rispoli, che nelle prime partite ha dimostrato di essere un giocatore di fascia alta. Finora, il giovane è stato impiegato nel cuore del centrocampo a due, mentre contro il Sassuolo, nella prima frazione di gioco, è stato utilizzato in posizione più avanzata, in un centrocampo a tre, in cui è sembrato essere in difficoltà, probabilmente complice la caratura degli avversari, che in Serie B non sono così comuni. Se Rispoli acquisirà maggiore consapevolezza e fiducia nelle proprie capacità – tra cui quella di saltare la prima linea avversaria e creare superiorità numerica – potrebbe essere utilizzato anche in una posizione più avanzata, trasformando così la linea mediana in un centrocampo a tre.

Le tre P

Petriccione rappresenta uno dei nostri leader: in Serie B ha dimostrato, con la qualità della sua visione di gioco, di essere uno dei migliori centrocampisti della categoria. Resta sempre aperto il dilemma se possa rendere meglio giocando in una mediana a tre o in una a due (insieme a un altro playmaker o a un incontrista), ma riteniamo che chi sa giocare a calcio debba sapersi adattare e questa capacità dipende anche dalla bravura del tecnico.

Pontisso ha faticato contro il Südtirol, in un ruolo leggermente diverso da quello dello scorso anno, quando giocava in un centrocampo a tre. Tuttavia, a La Spezia, ha dimostrato di essersi adattato, confermando le sue qualità: chi sa giocare a calcio, come il friulano, può anche occupare posizioni e compiere movimenti che non sono tra i propri preferiti.

Infine, non si può non parlare di Pompetti: i suoi miglioramenti da quando è arrivato a Catanzaro sono stati costanti e ha maturato una spiccata personalità in campo. Recuperarlo rappresenta uno degli obiettivi principali della società, poiché è un patrimonio e un elemento su cui Aquilani può davvero contare: è un calciatore capace di creare soluzioni di gioco decisive, di cambiare fronte e di saper mettere in crisi le difese avversarie, costrette anche ad allargare le loro maglie per contrastare la sua pericolosità con i tiri da fuori area.

Redazione 24

Foto US Catanzaro 1929

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