Con l’avvento sulla panchina giallorossa di un tecnico che, rispetto al precedente, basa ancora di più il proprio gioco sul mantenimento del possesso palla, con lunghi scambi, anche estenuanti, e costruzione dal basso senza tanti lanci in avanti, i tifosi dovranno adattarsi e troveranno comunque il modo di chiosare ogni frangente della gara. Ed è proprio su questo aspetto che vogliamo sorridere un po’.
Come sempre, i tecnici nostrani (quelli dei Distinti per primi, perché sono vicini alla panchina) si dilettano in discussioni ed esternazioni divertenti, tipiche di tifosi convinti di avere anche il patentino da allenatore UEFA. È una caratteristica che si trova in ogni stadio dove si gioca a calcio, ma a Catanzaro tocca delle vette che crediamo non siano facilmente raggiungibili altrove.
Ecco alcune delle frasi che risuoneranno nelle orecchie dei tifosi, e di Aquilani, durante le gare dei giallorossi, ovviamente in dialetto e che tradurremo per chi non parla jermitu*.
Rimessa dal fondo e palla al portiere, che dal basso riavvia il gioco:
- Jettala avanti, lungaaaa. Guarda tu si m’ha de fhara spagnara – Tira la palla in avanti, lunga. Guarda tu se mi deve fare impaurire.
- Attentu, c’ha l’omu d’arretu – Attento, che hai l’uomo dietro (intendendo un avversario). Spesso accompagnato dal coro urlato: “Uomo!”
Queste affermazioni diventeranno ancora più incisive se il risultato è fermo in parità o se si sta soccombendo:
- E sì, para ca stacimu vincendu – E sì, pare che si stia vincendo.
- Aquilaniiii, vì ca stacimu perdendu – Aquilani, vedi che stiamo perdendo (come se lui non lo sapesse o comunque non facesse nulla per impedirlo).
- Chi ti pallii? Ca fhiniu a partita! – Cosa ti palleggi? Che è finita la partita! (nel senso che manca poco alla fine)
Chiaramente non c’è solo la fase di possesso nella metà campo difensiva, ma anche in fase offensiva per creare azioni da gol. E in questo caso ci si sbizzarrisce così.
Possesso palla continuo alla ricerca della giusta giocata:
- Tiraaaaa, tiraaaa, chi cazzu ti giri sta palla? – Tira, tira (chiaramente anche se ti trovi distante 40 metri dalla porta), cosa cavolo giri questo pallone?
- A fhiniti cu sti passaggedhi da fungia? – La finite con questi inutili passaggi? (traduzione edulcorata …)
- Hai ma signi! Mu fhuttu u possessu – Devi segnare! Me ne frego del possesso palla.
Ma se un calciatore tira male verso la porta, non mancherà:
- E chi cagnu ti tiri? – Ma cosa cavolo tiri?
A fine gara si formeranno i classici capannelli di tifosi che discuteranno fra loro, e se il risultato sarà positivo o negativo avremo la stessa frase, ma detta con inflessione diversa, in modo che l’interlocutore intenda subito:
- Mammaredha comu iocamu! – Mammina come giochiamo!
Prevediamo che tutto questo ci farà compagnia nella prossima stagione, facendo divertire i tifosi giallorossi, come sempre accade quando il Catanzaro gioca, perché questo è il calcio e queste frasi risuoneranno sempre nelle orecchie di chi ama le Aquile giallorosse.
Redazione 24
* è il nome con cui un catanzarese definisce il proprio dialetto
Foto US Catanzaro 1929