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Il Delfino nei fondali

Scritto da Davide Tomaino

Il prossimo avversario del Catanzaro: gli adriatici tentano di riemergere con una nuova guida

Dopo la terza sosta di campionato, sulle quattro previste in questo torneo 2025/26, il calendario mette di fronte al Catanzaro il Pescara del patron Daniele Sebastiani.

Il Presidente degli abruzzesi, dopo la rovinosa capitolazione in casa contro il Monza ha preso la sofferta decisione di esonerare mister Vivarini.

Il destino della coppola

Ancora una volta, per un curioso scherzo del destino, il Ceravolo non avrà occasione di vedere la famosa coppola dell’allenatore, tra i più controversi della storia dei giallorossi, l’anno scorso esonerato dal Frosinone alla vigilia della trasferta in terra calabra.

Vivarini, ingaggiato dal neopromosso Pescara con l’obiettivo della salvezza, ha raccolto 8 punti in 12 gare e lasciato i “delfini” al penultimo posto in classifica in condominio con lo Spezia e avanti di un punto a una disastrosa Sampdoria.

Il club abruzzese aveva puntato tutto sul suo carisma e sul gruppo di giocatori che aveva raggiunto la promozione dopo la finale play off e la lotteria dei rigori, in una rocambolesca partita di ritorno contro la Ternana.

Confermato il gruppo della promozione

Pochi gli innesti nel mercato estivo, l’attaccante Antonio Di Nardo – 11 gol nella passata stagione a Campobasso – Gabriele Corbo difensore centrale proveniente dal Cordoba e Giacomo Olzer dal Brescia, infortunatosi a un ginocchio a ottobre e ancora non ristabilito.

Vari prestiti completano i rinforzi del Pescara, il portiere Desplanches – che è stato titolare inamovibile dal Palermo – Corazza e Okwonkwo entrambi dal Bologna, l’ex di turno Andrea Oliveri dall‘Atalanta e la seconda punta Lorenzo Sgarbi, di proprietà del Napoli e l’anno scorso alla Juve Stabia.

Il cambio in panca

Dopo l’esonero di Vivarini, avvenuto nella sosta di campionato, la squadra è stata affidata a Giorgio Gorgone, 49 anni, che si è legato al club con un contratto sino a giugno 2026, con eventuale riconferma in caso di salvezza.

Gorgone, una carriera da vice allenatore a Frosinone, Bari e Palermo, ricopre il suo primo incarico da tecnico con la Lucchese nel 2023, raggiungendo una salvezza tranquilla. La successiva stagione riesce a salvare la squadra toscana vincendo i play out malgrado i problemi economici societari molto seri, che porteranno i rossoneri al fallimento e alla mancata iscrizione nel campionato successivo.

Si cambia modulo?

L’allenatore romano predilige il modulo 3 5 2, ma la sua attitudine a far aggredire l’avversario dai suoi lo potrebbe portare ad adottare soluzioni più spregiudicate, come il 4 3 3 o il 4 3 1 2, con Meazzi che potrebbe giocare dietro le due punte.

Vivarini faceva giocare il Pescara con un 3 5 1 1, e non ci aspettiamo degli stravolgimenti applicati dal nuovo mister, anche perché il trio che compone la difesa – Cappellini, Brosco e Corbo – è già rodato e, malgrado la sosta, il tempo a disposizione di Gorgone per conoscere i suoi giocatori è stato breve.

La sosta non fa bene

A proposito di sosta, dopo le due precedenti nessuna delle due squadre è riuscita a vincere la gara di ripresa: Il Pescara bloccato in casa con due pareggi contro Venezia e Carrarese; il Catanzaro addirittura un pareggio e una sconfitta sempre in casa, rispettivamente contro Carrarese e Padova.

Aquilani e i suoi sono chiamati al riscatto dopo la deludente partita a Empoli: dovranno ritrovare il coraggio e il cinismo che gli avevano permesso di ottenere un filotto vincente di tre partite, che in terra toscana era stato dimenticato nelle valigie.

Occasione da non perdere

Il Pescara si presenta con una nuova guida e la speranza di cambiare passo. I giallorossi hanno l’obbligo di cercare di fare bottino pieno contro una diretta concorrente e presentarsi sempre in casa contro un’altra, la Virtus Entella, con l’entusiasmo creatosi nell’ambiente prima di Empoli.

Aquilani e i suoi giocatori non dovranno commettere gli errori ammessi dallo stesso tecnico nel post gara del Castellani. Non bisogna lasciarsi sfuggire l’occasione di mettere fieno in cascina in questi due turni in casa, in modo tale da poter guardare al futuro prossimo con più tranquillità e accingersi a navigare verso il giro di boa del campionato con una rassicurante posizione in classifica.

Immagine di copertina uscatanzaro.net

 

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Davide Tomaino

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