Le giovanili tra Verona e nazionale
Alphadjo Cisse nasce a Treviso il 22 ottobre del 2006, ed entra nelle giovanili dell’Hellas Verona all’età di 13 anni, facendosi subito notare fin da piccolo per il suo talento smisurato. Dopo qualche anno di prestazioni solidissime con le giovanili gialloblu, Cisse viene convocato in nazionale under 16, in cui collezionerà 4 presenze. Dopo una presenza con gli azzurri under 18, Alphadjo trova il primo gol in nazionale con l’under 19.
L’esplosione nella primavera gialloblu
Dopo ottimi anni di settore giovanile, Cisse approda in Primavera con tante aspettative sulle spalle, che con grande personalità, nonostante i suoi 17 anni, non deluderà affatto. Il giovane trequartista genera subito sicurezza tra le fila del Verona primavera e conquista una maglia da titolare nella squadra di mister Sammarco. Gioca benissimo, segna 5 gol e diventa il miglior marcatore della squadra, conquistandosi convocazioni in Serie A e anche un articolo sulla Gazzetta dello Sport, che recita queste parole, con un’ultima affermazione decisamente profetica: “Nei pulcini, Alpha prendeva il pallone nella sua area e correva a segnare. Veronica, doppio passo, nessuno lo prendeva. E se calciava una punizione, era gol al 100%“.
Le caratteristiche tecniche
Cisse ha giocato fin da bambino a centrocampo, svariando negli anni dalla mediana alla trequarti, zona di campo che preferisce occupare, a destra a sinistra ma anche come “numero 10”. E’ dotato di una tecnica sopraffina e di una spiccata capacità di creare superiorità numerica, saltando facilmente l’uomo nell’uno contro uno. Da sempre è un grandissimo specialista dei calci piazzati, in particolar modo le punizioni, qualità che abbiamo potuto ammirare già sabato scorso: il futuro è senza dubbio nelle sue mani, anzi, nei suoi piedi.
L’arrivo a Catanzaro
Giunge questa estate sui tre colli, in prestito secco dal Verona, e convince subito Aquilani. Cisse fa il suo esordio in giallorosso a gara in corso contro il Sudtirol, alla prima di campionato: entra lui e la partita cambia completamente, salta l’uomo, fa salire la squadra e recupera il pallone che Iemmello infila sotto il sette per il pareggio delle Aquile. Da li partirà titolare in tutte e 3 le partite successive, inanellando prestazioni super una dopo l’altra. Impossibile non sottolineare la partita della scorsa settimana contro la Reggiana: gioca di sostanza, forza la deviazione di Gondo per il primo gol e segna una punizione magistrale che gela il Mapei Stadium e regala un punto prezioso al Catanzaro.
Foto US Catanzaro 1929
