I primi passi nei settori giovanili e il Gremio B
Matias Antonini Lui nasce a Porto Alegre, nel sud del Brasile, il 9 aprile del 1998. Nella sua famiglia ci sono anche origini italiane, più precisamente venete da parte della madre. Suo nonno Jorge è stato il primo a spingerlo verso la strada del calcio, seguendolo anche in Italia.
Arriva nel Belpaese e inizia a viaggiare tra varie esperienze nei settori giovanili, uno su tutti quello dell’Inter, dove si fa notare per la sua prestanza fisica e le ottime doti difensive. Dopo 3 anni nel vivaio nerazzurro, Antonini viene preso dal Cagliari primavera, club nel quale passerà una sola stagione, prima di ritornare in Brasile. Matias riapproda nella sua città natale e firma col Gremio nell’estate 2018, giocando nella squadra B degli Imortal Tricolor.
Il ritorno in Italia e la prima “esplosione” a Ravenna
Dopo un’esperienza senza presenze ad Arezzo, il difensore brasiliano decide di andare a giocare le sue carte in Serie D, dove vestirà la maglia del NibionnOggiono. Dopo una sola stagione, a causa del fallimento del club, passa al Ravenna, sempre in D, ed è qui che Antonini si farà notare davvero per la prima volta. Con gli emiliani farà un’ottima stagione: 35 presenze e 6 gol da difensore centrale. Matias divento oggetto di attenzione da parte di club di Serie C, tra cui il Taranto, dove approderà nell’estate del 2021.
L’arrivo a Catanzaro
A Taranto avverrà il primo passo della consacrazione tra i professionisti del difensore brasiliano: diventerà subito un perno della difesa di mister Capuano, che lo fa crescere e adattare alla perfezione alla sua difesa a 3, trascinando gli jonici pugliesi a un passo dai playoff. Anche in Serie C Matias non perde di certo il vizio del gol: ben 7 reti in 59 presenze, messe insieme in una stagione e mezza.
Nel gennaio 2024 Antonini arriva sui tre colli, prendendosi la titolarità nella difesa di mister Vivarini, e trovando subito due gol di testa dopo sole 2 partite, contro Ascoli e Sudtirol. In pochissimo tempo diventa uno dei perni inamovibili di un Catanzaro che continua a stupire. Un momento da ricordare è sicuramente il gol al Tardini di Parma, che permette ai giallorossi di sbloccare il risultato, ottenendo la vittoria che ferma l’imbattibilità casalinga dei crociati, dominatori del campionato, che durava da poco più di un anno.
Le difficoltà con Caserta e la rinascita con Aquilani
Nella stagione successiva Antonini inizia da titolare (7 volte nelle prime 8 gare di campionato), ma poi finisce in panchina, andando anche incontro a problemi fisici che lo terranno lontano dal campo per un po’ di tempo.
Ovviamente non mancano i malumori di qualche “tifoso”, che pochi mesi prima additava Matias come traditore solo per la notizia di una trattativa intavolata dal Lecce con le Aquile. Nel corso della stagione Antonini sembra non essere lo stesso di prima, ma comunque contribuisce al buon campionato giallorosso, con 21 presenze totali e senza una rete (unico torneo professionistico della carriera in cui rimane a secco).
Con l’arrivo di Aquilani ritrova la titolarità fissa, subendo però le difficoltà di squadra nei primi tempi, siglando la rete giallorossa contro la Carrarese. Nelle ultime giornate si è ritrovato, così come tutto il collettivo delle Aquile: duelli aerei, chiusure magistrali, intelligenza tattica e pericolosità davanti. Matias Antonini ha fatto ricredere chi dubitava di lui: è un fattore determinate per i giallorossi e non ha alcuna intenzione di fermarsi.
Foto Lorenzo Costa per uscatanzaro.net


Come si fa a dubitare di questo ottimo giocatore? È chiaro che se non gli dai fiducia o lo metti in una posizione non sua, non può rendere al meglio, essendo brasiliano forse ha bisogno ancora di più della fiducia dell’allenatore e del pubblico, poi naturalmente c’è il fattore fisico