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Il nostro VAR su Catanzaro-Cesena, preliminare playoff

Scritto da Danilo Petrolino

Questa volta la direzione di Sacchi è discreta, anche grazie all’aiuto di guardalinee e VAR

L’interferenza di Sacchi

Non parte benissimo l’arbitraggio di Juan Luca Sacchi, già protagonista in negativo nella stagione giallorossa (vedi Il nostro VAR su Catanzaro-Reggiana): esattamente alla metà del primo tempo Bonini cerca di far ripartire l’azione delle Aquile e trova un diagonale verso il cerchio del centrocampo per Iemmello. Disgraziatamente, Sacchi non si avvede di essere sulla traiettoria di corsa del bomber catanzarese e in pratica lo placca poco prima che possa ricevere il passaggio. Iemmello riesce solo a toccare la sfera con la punta del piede, mentre Ciofi si avventa sul pallone e fa partire un contropiede che, fortunatamente per i giallorossi, Saric conclude a lato della porta, con un tiro da fuori area. Le Aquile protestano, ma l’interferenza senza tocco del pallone, da parte dell’arbitro, purtroppo non è contemplata dal regolamento (e magari l’IFAB potrebbe discuterne, così come accadde anni fa per l’interferenza con tocco del pallone).

Circa tre minuti prima, contatto sospetto nell’area cesenate: Petriccione vede Quagliata che entra nei sedici metri partendo dal lato corto, con Adamo che lo contrasta mentre cerca di controllare il pallone, colpendolo con la gamba. Il guardalinee sotto la tribuna alza subito la bandierina per segnalare il fuorigioco dell’esterno giallorosso, che è immediatamente confermato dal VAR.

Re Pietro è avanti a tutti

Ed ecco la nostra contro-copertina. Al 36° punizione dalla trequarti offensiva destra per i giallorossi con i bianconeri difendono altissimi, quasi ai 25 metri. Petriccione scodella un pallone al bacio per Iemmello: stop di petto e tiro al volo che s’insacca sotto l’incrocio alla sinistra di Klinsmann. Si esulta, ma per poco: il guardalinee sotto la Tribuna Bruno Cuteri alza subito la bandierina. L’arbitro annulla e il VAR conferma dopo circa 75 secondi dalla splendida rete: Iemmello era una spalla avanti all’ultimo cesenate.

Esattamente allo scoccare del minuto 43, Adamo chiude un triangolo in velocità con Saric, nei pressi della linea laterale. Bonini è ormai superato e trattiene vistosamente il bosniaco per la maglia. L’arbitro è proprio alle loro spalle e ammonisce il difensore goleador dei giallorossi.

Una ripresa per cuori forti

Il secondo tempo inizia con l’episodio di copertina: siamo al 48° e c’è un fallo laterale in zona d’attacco per i romagnoli, vicino alla bandierina dei distinti, con Celia che pesca Bastoni in area, lasciato solo da Cassandro e Pompetti, con quest’ultimo che va per contrastarlo alle spalle. Bastoni cade, con Brighenti che rinvia addosso a Cassandro: la palla carambola sul fondo e Sacchi assegna il corner, con i giocatori bianconeri che protestano. Trascorrono poco più di 40 secondi e l’arbitro è chiamato alla revisione in campo: l’immagine chiave è quella che vedete, con Pompetti che colpisce il polpaccio sinistro di Bastoni. In nemmeno mezzo minuto Sacchi assegna il rigore al Cesena.

Sappiamo cosa riesce a fare Pigliacelli, con l’arbitro che attende qualche istante prima di fare battere l’angolo susseguente dei romagnoli: gli addetti al VAR danno subito l’ok, visto che non c’è stata nessuna infrazione, né da parte del portierone romano, né dai suoi compagni.

Tanta adrenalina!

53 minuti esatti sul cronometro: Pigliacelli lancia in avanti, Calò colpisce di testa a centrocampo e Cassandro la rimette in avanti subendo fallo da Bastoni. L’arbitro attende a fischiare, valutando il possibile vantaggio per i giallorossi: colpo di testa di Petriccione per Biasci, che la passa indietro a Iemmello, proprio nel momento in cui Sacchi segnala il concretizzarsi del possesso. E da lì il capitano pesca con “il terzo occhio” Quagliata sull’estrema sinistra, con l’esterno palermitano che punta Adamo e dà palla indietro a Petriccione, che la sistema per Pontisso: il cross della mezzala friulana arriva proprio lì dove ci sono due figli della terra catanzarese. Iemmello è avanti e anticipa Celia, insaccando mentre i due stanno cadendo.

L’esultanza porta Re Pietro a togliersi la maglietta: come dirà in sala stampa, “è stata un’esultanza liberatoria, perché dopo il rigore parato c’è stata una carica adrenalinica (vedi Iemmello: “Siamo in semifinale, può succedere di tutto. La proprietà ha voglia di andare in serie A”). Sacchi attende che il capitano si rivesta e lo ammonisce, con uno scambio di cinque tra i due e magari un chiarimento dopo l’episodio del primo tempo. Intanto il VAR ha già verificato che la posizione di Iemmello sia regolare e il gioco riprende.

Finale nervoso

All’80° arriva la prima ammonizione per i romagnoli: tiro stoppato del Cesena e Coulibaly avvia la ripartenza passando a Ilie, che ingaggia un duello lungo quasi venti metri con Adamo, che lo aggancia con il braccio da dietro e lo butta a terra. Il fischietto marchigiano è proprio lì e ammonisce l’ottimo, ma stanco, esterno nato a Napoli.

Scintille nel finale: mancano pochi secondi all’inizio del recupero e Ilie difende una palla nei pressi del centrocampo, con Calò che lo trattiene ripetutamente. Il nazionale under 21 rumeno si rialza e reagisce: Sacchi tira fuori il giallo per entrambi. Ormai resta meno di un minuto al fischio finale e Russo contende, sbracciando, una palla aerea a Scognamillo, che cade a terra colpito dall’attaccante di proprietà del Sassuolo, che becca l’ammonizione che chiude la gara.

Autore

Danilo Petrolino

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