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Il nostro VAR su Catanzaro-Sampdoria

Scritto da Danilo Petrolino

Rivediamo gli episodi arbitrali in una gara spigolosa come quasi tutte quelle in cui i punti pesano tanto

Sibilli la fa franca

Al 25°, con i blucerchiati in vantaggio, sulla trequarti d’attacco giallorossa, Pompetti supera in bello stile Sibilli, che lo placca da dietro con le mani sulle spalle: Ayroldi fischia, ma non tira fuori il cartellino per il doriano. Segnatevi questa decisione.

Esattamente allo scoccare del minuto 33, dopo un corner infruttuoso per le Aquile, una ripartenza della Sampdoria è fermata con un fallo di mano di Quagliata sul tocco a seguire di Coda: primo giallo della gara. Trascorre poco più di un minuto e la scena si ripete dalla parte opposta, con Venuti che stoppa con la mano un tocco di Situm in avanti: anche per il doriano c’è l’ammonizione.

Al 42° altro slalom di Pompetti, con Sibilli che gli molla una manata in faccia per fermarlo: anche in questo caso Ayroldi assegna solo la punizione ma non ammonisce il trequartista blucerchiato. Passano altri tre minuti e arriva il meritato pareggio del Catanzaro: angolo di Pompetti dalla sinistra, Iemmello tocca di testa, il pallone carambola sul braccio di Riccio e finisce a Brighenti che scaraventa in rete. Lamentele dei doriani, entra in azione il VAR e dopo un altro minuto il gol è convalidato.

Scintille e meraviglia a cavallo dei due tempi

Proprio sul finire del recupero, il pallone finisce in fallo laterale nei pressi del guardalinee sotto la tribuna: Iemmello lamenta un colpo da dietro di Borini, spingendolo con le braccia. Interviene Yepes e spinge a terra il capitano giallorosso: Ayroldi è salomonico e ammonisce entrambi.

La ripresa si apre con la perla di Biasci: la Sampdoria continua a pressare, ma in questa occasione lo fa solo dalla trequarti giallorossa, tenendo anche la difesa molto alta. Brighenti vede Biasci in mezzo a Curto e Altare e fa partire uno spiovente che il capitano doriano liscia. Il resto è la storia di un insieme di gesti bellissimi da parte del ritrovato attaccante delle Aquile (vedi Il goal di Tommy ed il calcio che si fa arte). Il VAR impiega poco a certificare che la posizione di Biasci è regolare (come potete osservare in copertina).

Pompetti: history repeating

Al 60° arriva la prima sciocca ammonizione per Pompetti: calcio di punizione per i blucerchiati dalla trequarti destra, il neo-entrato Niang va per crossare e il mancino giallorosso si muove in avanti prima che la palla parta, intercettando la traiettoria della sfera. Ayroldi fa proseguire, ma appena si rende conto che il vantaggio non è concretizzato (Quagliata sta per rinviare dalla linea di fondo campo), ferma il gioco e sanziona Pompetti.

Non passano nemmeno tre minuti e il biondo pescarese finisce la sua gara esattamente come all’andata al Ferraris di Genova (e più o meno nella stessa zona): pallone rilanciato in semi girata da Petriccione in avanti, la palla s’impenna e Curto la tocca a centrocampo, stranamente Ilie non la mette a terra e calcia uno spiovente verso l’altro lato, circa cinque metri indietro verso l’area giallorossa. Sarà per il vento, ma Pompetti non riesce a stoppare bene di sinistro e la sfera scivola verso quel vecchio marpione di Coda, che coglie l’occasione: tocca la palla e si avvia verso il centrocampista giallorosso, facendosi stendere. Ayroldi è a pochi metri e non può far altro che tirare fuori il secondo giallo per Pompetti, che ottiene la terza espulsione del suo campionato.

È appena iniziato il 78°: cross di Bereszynski dal lato sinistro dell’attacco blucerchiato, con il pallone che arriva nella zona in cui Bonini e Niang si allacciano con le braccia. Il franco-senegalese cade a terra, reclamando il rigore, ma Ayroldi, appostato al limite dell’area a circa dieci metri dai due, dice subito che non c’è nulla di falloso e fa proseguire il gioco. Il VAR non interviene e non richiama l’arbitro alla revisione sul campo, perché l’entità del contatto è generalmente valutata solo durante lo svolgimento dell’azione.

Ayroldi vs Petriccione

Passano meno di due minuti: una punizione crossata in area da Quagliata non ha esito, con respinta della difesa doriana, Bonini passa indietro a centrocampo a Petriccione per far ripartire l’azione, ma Abiuso si avventa su di lui, toccando pallone e piede dell’avversario. Ayroldi, che sta rientrando, ma è a oltre 15 metri, giudica regolare l’azione dell’ex Modena, lasciando proseguire un pericoloso contropiede blucerchiato, che non si concretizza solo per il prodigioso recupero di Brighenti sullo stesso Abiuso.

All’86° è ancora Ayroldi vs Petriccione: il regista goriziano compie un pregevole intervento in spaccata nella propria area di rigore, anticipando Benedetti, che lo colpisce duramente nell’impeto della corsa. La sfera finisce sul fondo e il fischietto molfettano non sanziona il doriano, assegnando l’angolo alla Sampdoria, tra le proteste dei giallorossi.

 

Autore

Danilo Petrolino

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