Carta Bianca Catanzaro News In primo piano

Il nostro VAR su Juve Stabia-Catanzaro

Scritto da Danilo Petrolino

Analizziamo criticamente il fallo non fischiato da Monaldi, che forse avrebbe potuto riaprire la gara

Partiamo subito con l’episodio di copertina: siamo nell’82° minuto e il Catanzaro cerca di riaprire la gara. Lancio di Bonini dalla difesa, con Biasci e Pittarello che corrono verso l’area stabiese: l’attaccante padovano effettua un bel passaggio con l’interno destro verso il compagno di squadra, che fa avanzare il pallone, entrando in area in buona posizione. Mentre il pisano sta per tirare in porta, da dietro arriva velocissimo Bellich che non si cura del pallone e spinge vigorosamente Biasci sulla schiena, con il giallorosso che cade a terra. Credo che nessuno che stia vedendo l’azione, al Menti o dagli schermi, possa pensare a qualcosa di diverso dall’assegnazione di un rigore. Eppure qualcuno c’è: si tratta di Marco Monaldi, arbitro marchigiano, forse più noto come marito della giornalista sportiva Elena Tambini.

Il direttore di gara, al momento del fallo in area, è lontano oltre una ventina di metri dall’azione, non essendo riuscito a seguire adeguatamente il ribaltamento dalla metà campo giallorossa. Purtroppo il VAR in queste situazioni può far poco, visto che la valutazione deve riguardare l’entità del contatto e normalmente questo è lasciato al giudizio dell’arbitro. Ma Lapenna e Pagnotta avrebbero comunque potuto richiamare Monaldi alla revisione in campo (magari dell’azione a velocità normale), così come accaduto nel primo tempo, ma non lo fanno e così il fischietto maceratese non può appurare quello che in lontananza non è riuscito a vedere. Dato il momento della gara, qualche vecchio tifoso giallorosso avrà sicuramente esclamato qualcosa tipo “nui simu scarsi, ma idhu ….

Ripartiamo dall’inizio

Già all’8° arriva la prima ammonizione per le Aquile: azione insistita dei gialloblè sul lato destro dell’area del Catanzaro, la palla sta per arrivare a Pierobon e Scognamillo, nel tentativo di anticipo, colpisce l’avversario sul piede alto. L’arbitro è nei pressi e sanziona il giallorosso. Passa un quarto d’ora e nuovo giallo per la difesa delle Aquile: fallo laterale sulla trequarti sinistra d’attacco, Quagliata scambia con Pontisso, ma è chiuso e cerca di far ripartire l’azione da dietro, sbagliando però la misura del passaggio. Sgarbi anticipa Antonini e passa a Mosti, che sta per involarsi nella metà campo giallorossa, ma il difensore brasiliano lo trattiene con una mano su una spalla.

Al 31° la terza ammonizione per i giallorossi: Pittarello arriva in ritardo su un passaggio di Leone verso Bellich, che cade come se fosse stato travolto. Monaldi estrae il giallo, ma sbaglia: il replay fa chiaramente vedere che l’attaccante delle Aquile non tocca l’avversario, anzi ritrae il piede avanzato, perché si rende conto di non poter intercettare il pallone.

Revisioni accordate …

Veniamo alla controcopertina: siamo al 37° e c’è una bella azione del Catanzaro, con Pittarello che entra in area dalla sinistra e passa indietro verso Iemmello che fa proseguire per Pompetti, che non riesce a tirare. Dall’anticipo nasce un contropiede stabiese con Peda che lancia Sgarbi, che sembra in fuorigioco. L’azione prosegue e l’attaccante gialloblè tira in porta, nonostante l’opposizione di Scognamillo e Antonini, con Pigliacelli che devia e la palla finisce in fallo laterale.

Sgarbi lamenta subito un tocco di mano e Monaldi attende il VAR, che dopo un minuto lo richiama alla revisione in campo. La prima valutazione è che il giocatore stabiese non è in fuorigioco. Poi si verifica il tocco di Scognamillo, che è proteso in volo basso, per intercettare di testa il pallone, che sbatte invece sul braccio sotto il corpo. L’arbitro assegna il rigore perché valuta che il movimento del difensore non serva per l’equilibrio del corpo e il braccio non è ancora poggiato a terra quando tocca la sfera.

… e revisioni non avute

Al 64° episodio controverso in area stabiese: cross in area di Quagliata dalla sinistra, Fortini colpisce di testa, la palla s’impenna e Pompetti è bravo a controllarla, a sistemarla e tirare di sinistro. La sfera colpisce Fortini: la mezzala giallorossa chiede il tocco di mano, ma né l’arbitro, né successivamente il VAR intervengono. Sicuramente il braccio del forte under 20 è vicino al corpo, ma il pallone sarebbe certamente finito nello specchio della porta. La situazione avrebbe meritato una revisione dal campo, che gli addetti al VAR hanno negato a prescindere.

Si arriva così agli ultimi istanti della gara, con Varnier che trattiene Pittarello nei pressi del centrocampo. Questa sarà l’unica ammonizione per la Juve Stabia, che sa di beffa ulteriore: in pratica l’unico fallo fischiato a favore del generoso attaccante padovano, che nel resto della partita ne aveva reclamati molti, in contrasti veramente dubbi nei pressi dell’area stabiese.

Autore

Danilo Petrolino

1 Commento

Scrivi un commento