Catanzaro News In primo piano Io dico seguitando

Il sole, l’arcobaleno e gli abbracci: Catanzaro, una vittoria dal cuore grande!

Scritto da Redazione

Il rigore parato da Pigliacelli, il gol di Iemmello e la festa più bella: quella tra i bambini e i loro eroi

C’è una vittoria che vale doppio. Non solo per il risultato — 1-0 al Cesena, nel primo atto dei play-off — ma per l’anima che il Catanzaro ha messo in campo, e soprattutto per quella che ha mostrato fuori. Un pomeriggio così, allo stadio “Ceravolo”, resterà scolpito nella memoria di chi c’era. Non solo per le emozioni, ma per ciò che rappresenta: la forza di una squadra, il coraggio di un popolo, la dolcezza di un abbraccio.

La partita si accende con un episodio chiave: calcio di rigore per il Cesena. Ma lì, tra i pali, c’è Mirko Pigliacelli, il monumento silenzioso che diventa esempio di riflessi e sangue freddo. La sua parata è la prima scintilla. Il “Ceravolo” esplode, trema, ci crede.

Poi il momento che fa la storia: Pietro Iemmello, il capitano, il figlio di questa terra, trova la rete. Un colpo di testa di quelli che nascono dal destino, più che dal piede. Un boato, un’esplosione, un arcobaleno. Sì, proprio così: poco dopo il gol, il cielo si apre e un timido arcobaleno compare sopra lo stadio. Sembra un segno. Come a dire: questo è il tempo della bellezza.

Ma il vero spettacolo arriva dopo. Quando il cronometro si ferma, il cuore batte più forte. I calciatori si dirigono verso gli spalti, là dove ci sono mogli, compagne, figli. I bambini invadono il campo con gli occhi pieni di luce. Ci sono maglie più grandi di loro, ci sono sorrisi che sanno di futuro. C’è Pigliacelli che solleva il suo bambino, ci sono braccia forti che stringono corpi piccoli, ci sono lacrime che non hanno bisogno di parole.

Non è solo sport. È vita. È famiglia. È Catanzaro.

Questi gesti raccontano più del risultato. Parlano di una squadra che sa da dove viene e sa dove vuole andare. Parlano di un gruppo che si fa comunità, di un popolo che cammina insieme. E in mezzo a tutto questo, il calcio torna a essere quello che dovrebbe sempre essere: un gioco che unisce, una gioia che si moltiplica, una passione che non si spegne mai.

Il Catanzaro ha vinto. Sì. Ma soprattutto ha emozionato. E a volte, è questo che conta di più.

Harp

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento