Il Catanzaro torna a giocare al Mapei Stadium Città del Tricolore stavolta contro la Reggiana dopo i trentaduesimi di finale di Coppa Italia persi ad agosto, in gara secca e di misura contro il Sassuolo.
Ad arbitrare la partita, curiosamente, sarà lo stesso arbitro, il Sig. Turrini della sezione AIA di Firenze, che non aveva convinto molto nella gestione della partita contro i neroverdi.
Aliquis propheta in patria
La Reggiana di Davide Dionigi, uno dei quattro ex allenatori giallorossi che militano nel campionato di serie B, si presenta ai nastri di partenza di questa stagione con le idee chiare.
Chiamato a sostituire William Viali sulla panchina granata a sette giornate dal termine dello scorso campionato, il tecnico reggiano compie un autentico miracolo riuscendo a salvare gli emiliani che stavano navigando 17esimi, in piena zona playout, con 32 punti in 31 giornate. Dionigi nato proprio a Reggio Emilia, in 35 giorni trasforma una squadra con il morale sotto i tacchi e riesce a totalizzare 12 punti con una media di 1,71 a partita e chiudendo il campionato al 14esimo posto.
Il miracolo di un reggiano alla guida della squadra della sua città: non è la prima volta, un altro reggiano (per la precisione di Reggiolo) portò addirittura gli emiliani nella massima serie e il suo nome è Carlo Ancelotti.
Uno sguardo rivolto al futuro
Il calciomercato si è concluso con 21 operazioni in entrata, 2 rinnovi e 10 cessioni. La rosa a disposizione del tecnico oggi ha un’età media di 25,1 anni (ricordiamo che quella del Catanzaro è di 26) ed è più bassa rispetto alle ultime due stagioni. Un segnale chiaro della volontà di costruire una squadra futuribile senza però rinunciare all’esperienza.
Con un automatico rinnovo contrattuale attivato per la conseguita salvezza, Dionigi ha messo subito le cose in chiaro chiedendo al DS Domenico Fracchiolla, due rinforzi per reparto per un 3-4-2-1 duttile, con possibilità di virare su 3-5-2 o 3-4-1-2 in base agli avversari e alle varie situazioni.
Sono stati messi a segno colpi non scontati, Bozzolan, acquistato dal Milan, e Novakovich, arrivato a titolo definitivo dal Venezia. I prestiti sono stati limitati a ruoli specifici: in mezzo Charlys e Mendicino, davanti Lambourde e Tavsan. Discorso a parte per Magnani, giocatore di livello superiore che ha scelto Reggio anche per motivi personali e che il Palermo ha lasciato andare con fair play.
Cambia il partner dal quale la Reggiana attingeva nei prestiti, non più il coinquilino Sassuolo ma l’Hellas Verona.
Un mix di giovani ed esperienza
In porta si è deciso di puntare sul giovane Motta, estremo difensore della nazionale Under 21, l’anno scorso poco utilizzato. Dietro è arrivato Quaranta, mancino ex giallorosso, chiesto espressamente dal mister, che si alternerà con il giovane Bonetti e con Tripaldelli, utilizzabile anche da braccetto in caso di necessità. Al centro Magnani porta esperienza e leadership contendendo il posto a capitan Rozzio. Libutti è ormai una certezza con Papetti principale indiziato per una maglia da titolare, senza dimenticare il rientrante Sampirisi. In mezzo la squadra ha praticamene cambiato volto: Reinhart è il punto fermo, con l’ex Brescia Bertagnoli e Charlys, scelto per dare corsa e fisicità al centrocampo, con Mendicino e Štulac un po’ più indietro nelle gerarchie, almeno all’inizio.
Sulla trequarti abbondano le soluzioni: Marras è rigenerato e può giocare sia sulle fasce, principalmente a sinistra, sia dietro la punta. In attacco spicca Novakovich, centravanti strutturato, elemento che mancava come finale offensivo nello scacchiere di Dionigi, ma vanno segnalati anche gli innesti a sinistra di Bozzolan e Tripaldelli, mancini puri, per coprire un ruolo che aveva creato più di un grattacapo nella passata stagione. Inoltre, malgrado le sirene del mercato, sono rimasti alla corte del mister Portanova, Girma e Gondo che sicuramente garantiranno quel tasso tecnico elevato che hanno dimostrato di possedere.
Granata forti della propria identità
Archiviato il passo falso della prima giornata di campionato contro il Palermo, giustificato dal fatto di non essere a ranghi completi, la risposta dei ragazzi del tecnico reggiano non si è fatta attendere, battendo in casa abbastanza agevolmente (col favore di una doppia superiorità numerica) il quotatissimo Empoli, per poi allungare la striscia positiva con un pari sul difficile campo di Castellamare di Stabia.
Insomma, sabato alle ore 15,00 vedremo sicuramente una Reggiana completa in ogni reparto, con gli elementi distintivi che la caratterizzano: la corsa e l’intensità. Il tecnico granata privilegia i giocatori di “gamba” e che sappiano fare in modo continuativo le due fasi, con un’applicazione maniacale per i dettagli. Aquilani dovrà far alzare il ritmo gara ai suoi, per cercare di portare a casa punti importanti davanti all’immenso pubblico giallorosso, che come sempre sarà presente in gran numero al Mapei Stadium.
Foto uscatanzaro.net


il Catanzaro HA età media 25.1 e NON 26
attenzione a non scrviere baggianate.