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La stagione dimenticata

Scritto da Redazione

La grattitudine

Non erano in pochi ad essere nascosti dietro la porta a guardare il campo attraverso un piccolo spiraglio lasciato socchiuso (o semiaperto a seconda della prospettiva). Avvertivano quello strano prurito che si avverte quando le proprie immutabili ragioni si scontrano con l’ineluttabilità dei fatti. Le cose, in fondo, stavano andando bene ma non nel modo in cui se lo erano immaginato. Le cose sarebbero dovute andare bene in un altro modo, nel modo da loro descritto. Il campo si stava gonfiando di soddisfazioni insoddisfacenti e l’attesa dietro la porta iniziava a farsi lunga, quasi estenuante. Non erano diventati invisibili ma era diventato stancante dover attendere che le proprie insoddisfazioni iniziassero ad essere soddisfacenti.

Arrivò il giorno, la tregua. Il risultato era stato conseguito e quindi la porta non poteva ancora essere spalancata. A quel punto però il campo si fece più leggero e, pur non sgonfiandosi, fu arato con meno vigore per una svariata serie di ragioni. Il raccolto, nonostante forse ormai copioso, si assestò.

Magicamente la porta iniziò ad aprirsi e il prurito a svanire, si ricominciarono a vedere i volti di chi aveva pazientemente atteso con le mani in tasca il momento in cui le proprie convinzioni venissero finalmente confermate, si rividero le dita puntate verso il proprietario e il gestore del campo che avevano osato non ascoltarli a tempo debito, quando ancora era tutto possibile.

Alcuni attraversarono baldamente la porta e scesero addirittura in campo con il petto in fuori a sfidare verbalmente coloro i quali erano lì fin dall’inizio a lavorare in silenzio. “Ma la stagione è stata decisamente fruttuosa” provò a dire qualcuno. “Tu non sai, non capisci cosa avremmo potuto raccogliere se mi avessero ascoltato” fu ribattuto dai pruriginosi.

Ci si dimenticò che nel corso di una stagione può anche piovere ogni tanto e che, per fortuna, non era mai intervenuta una pesante grandinata a distruggere l’intero raccolto, come accaduto da altre parti. L’osservatore esterno, per cercare di spiegare ad ampio raggio ciò che era realmente accaduto nel corso di quella stagione, decise di coniare un nuovo termine che potesse mettere tutti d’accordo: La grattitudine.

Lina

Foto dal web

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Redazione

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