In questo incontro con il vincitore di giornata del gioco dei pronostici abbiamo il piacere di scambiare due chiacchiere con uno degli utenti storici del Forum.
Certo è che di storie sui giallorossi ne avresti da raccontare: iniziamo dal tuo primo ricordo
La mia prima emozione al Ceravolo fu nel 1976 la prima partita di campionato Catanzaro-Napoli, accompagnato da mio zio che non mi sopportava più a casa mentre facevo l’ultras.
Da quel giorno iniziai a frequentare lo stadio in modo discontinuo fino alla stagione 1981 la famosa stagione del settimo posto, ricchissima di partite emozionanti, dove fui presente a tutti gli incontri in casa e a qualche trasferta.
Da quell’anno sempre abbonato, unico rammarico, non aver conservato tutti gli abbonamenti e i biglietti.
Poi la cosa si è fatta più coinvolgente, come?
Nell ’83, insieme ad altri ragazzi di Catanzaro lido, creammo il gruppo Navajo Eagles, il primo vero club marinoto.
Ci incontravamo la sera sul lungomare di Casciolino e la domenica, quando si giocava in casa, si usciva alle 9 di mattina e non si tornava prima di sera.
Poi nel 1997 assieme agli adulti, sempre del quartiere marinaro, fondammo il Club Massimo Palanca 1997: una storia d’amore lunga quasi 30 anni che ancora continua e che mi rende orgoglioso e felice anche perché mi permette di tenermi in contatto con il nostro Imperatore a cui è stato intitolato il club.
Il tifo organizzato ha la sua importanza ma poi ci sono le partite da vivere
La partita più emozionante è stata quella di Ascoli [Chieti-Catanzaro, ndr] con il coronamento di una stagione nella quale anche tanti di noi fummo protagonisti in modo diretto: fu davvero una stagione esaltante.
Una storia d’amore che continua con un ampio progetto a lungo termine, esposto nella mia tesi del master di volontariato intitolata Vivi i colori della tua città, La maglia giallorossa simbolo di coesione sociale e identità territoriale. Ma il progetto è soprattutto concreto e sono in cantiere altre iniziative benefiche di prossima attuazione.
Tante iniziative per i bisognosi che hanno coinvolto anche gli utenti del Forum: il tuo approccio con esso
L’approccio con Uscatanzaro.net è proprio alla sua nascita, anzi ancora prima di esso con Landia ma durò pochi mesi.
Il sito con il suo forum, bellissimo, dove si trascorrevano le serate in piacevolissima compagnia di altri storici utenti come Calabriagiallorossa, Il cavatore, ekaton, jammaja, davidege, franzap, tony e molti altri.
Chiacchiere scritte che, a volte, ci impegnavano tutta la notte. Organizzavamo cene e tornei di calcetto e anche trasferte, era il primo covo di amici virtuali.
Poi, come nella vita, si va incontro a un cambiamento fisiologico e generazionale che modifica in parte bellissime realtà.
Menomale che il Catanzaro non si vive solo virtualmente
Oggi andare alla stadio è un bellissimo appuntamento con i miei compagni di viaggio, ci collochiamo sempre allo stesso posto in basso a sinistra nella Massimo Capraro con tanti amici di sempre e con la scaramanzia di occupare sempre ognuno il proprio posto.
In trasferta invece ho smesso di andarci da qualche tempo a causa di eventi personali sfavorevoli anche se nei momenti importanti, la presenza diventa necessaria tipo a Salerno nel giorno del trionfo del Catanzaro dei record, da me celebrato nella mia tesi di laurea un anno fa.
Sei il tipo che vede il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Il campionato attuale lo vedo, come al solito, con gli occhi del tifoso. La speranza è quella di vincere sempre tutte le partite e di tornare nella Serie dove secondo me il Catanzaro merita di giocare.
Abbiamo una grande squadra con elementi di spessore e di categoria superiore come Pigliacelli, Iemmello, Petriccione e giovani di un sicuro avvenire. Il mister è giovane, ha voglia di dimostrare il proprio valore con un equipe di collaboratori molti preparati e che analizzano con cura tutti gli aspetti calcistici, vedere gli allenamenti della nostra squadra è molto piacevole.
Però c’è sempre quello che storce il naso
Manca la pazienza da parte di alcuni, bisogna dare il tempo che il progetto prenda forma, dare fiducia e avere fiducia in questa società che ci ha regalato tante soddisfazioni nel corso di questi anni.
Avendo vissuto da giovane l’eta dell’oro della nostra storia, io farei un tentativo per cercare di rivivere quei momenti. Acquisti mirati a gennaio perché nel calcio non c’è nulla di scontato e ogni anno può essere la volta buona per arrivare dove meritiamo di stare.
Mi auguro che quest’anno … beh lasciamo il pensiero in sospeso cercando di sognare ancora.
E noi sogniamo assieme a Maalox e al suo grande cuore.
Grafica Alfredo Cristiano per uscatanzaro.net

