La festa dell’Immacolata e il viaggio giallorosso
Per la Festa dell’Immacolata una buona fetta della Curva “Massimo Capraro” si trasferisce all’Alberto Braglia di Modena. Ad accogliere i tifosi giallorossi arrivati dalla Calabria – che hanno affrontato un lungo viaggio notturno per il lunch match della 15ª giornata di Serie BKT – ci sono i supporter delle Aquile residenti nel Centro-Nord Italia e anche all’estero, con un clima insolito, quasi primaverile: un sole tiepido che ricorda molto il clima catanzarese di primavera.
Sono 1.249 i tifosi sistemati nel settore ospiti e una cinquantina in tribuna: un totale di 11.303 spettatori sommando anche quelli del Modena.
Le formazioni: pochi cambi per Aquilani, novità per Sottil
La distinta consegnata all’arbitro da Aquilani non presenta sorprese: Catanzaro in campo con il 3-5-2, con Bettella al posto dello squalificato Brighenti.
Dalla parte opposta, Sottil lascia inizialmente in panchina Gliozzi e lancia Mendes come punta centrale, supportato da Massolin, alla sua prima da titolare dopo sei ingressi dalla panchina. Una scelta che si rivelerà molto azzeccata.
Primo tempo: Catanzaro ordinato, ma il Modena colpisce
Pur chiudendo la prima frazione in svantaggio, il Catanzaro approccia bene il match: buon possesso palla, difesa solida e un ispirato Petriccione, autore di una grande partita.
Le sortite offensive, però, non impensieriscono più di tanto il Modena, che nei duelli fisici sfrutta la maggiore prestanza dei propri difensori e centrocampisti contro Cisse, Iemmello e Rispoli, con quest’ultimo molto alto in pressione ma facile preda degli avversari che lo sovrastano nei contrasti fisici.
A rompere l’equilibrio è il francese Massolin, a tratti imprendibile. Da un suo corner (scaturito dopo una cavalcata in cui Bettella fa tre falli e non riesce a contenerlo) nasce il gol dell’1-0: il pallone arriva a Mendes, che batte Antonini, non impeccabile nell’occasione. Il portoghese aveva già segnato al Catanzaro quando militava nell’Ascoli.
Cinque minuti più tardi il Modena sfiora il raddoppio con l’altro francese, Beyuku, che colpisce una traversa con un destro violento approfittando delle difficoltà di D’Alessandro, costretto a un ruolo non suo e spesso in ritardo nella fase difensiva contro un esterno rapido e fisicamente potente.
Ripresa: più fisicità e l’ingresso che cambia la partita
In avvio di secondo tempo Aquilani richiama l’ammonito Bettella per Frosinini. Il Modena parte forte e cerca il raddoppio ancora con Beyuku, che calcia alto dopo una respinta di Pigliacelli.
Il Catanzaro ha bisogno di fisicità e al 55° entra Pittarello, scelta che cambierà l’inerzia del match. Con lui in campo i giallorossi trovano più profondità e riescono a duellare con i difensori modenesi, liberando spazi per Cisse e Iemmello. Proprio quest’ultimo offre un assist perfetto a Pontisso, che però non riesce a finalizzare da due passi.
Il momento del Catanzaro cresce e al 66° arriva l’1-1: sugli sviluppi di un corner Antonini anticipa tutti e colpisce di testa, con il pallone che supera visibilmente la linea. Una rete che rimette in equilibrio il match e ridà luce allo stesso Antonini, protagonista in negativo sul gol di Mendes.
Il finale infuocato: rigore di Pittarello e recupero da brividi
Nel finale, con il Catanzaro ora più intraprendente e convinto di poter colpire una difesa statica, succede tutto. Il subentrato Nuamah anticipa Tonoli, Pittarello brucia in velocità Adorni e viene steso nettamente da Chichizola.
Prima della battuta del rigore c’è un breve confronto tra i giocatori giallorossi: Pittarello dice di sentirsi sicuro e vuole calciarlo. E fa bene: destro perfetto a incrociare, portiere spiazzato e 1-2 al 90°.
Restano da giocare sette minuti di recupero. Il Catanzaro amministra i primi quattro effettivi, ma due decisioni scellerate dell’arbitro complicano tutto: prima un fallo laterale invertito su Cisse, poi un altro fallo laterale assegnato al Modena mentre Buso aveva guadagnato la bandierina per far scorrere il tempo.
Da qui nascono due enormi occasioni: il finlandese Pyyhtia (anche lui già in rete contro il Catanzaro quando militava nel Sudtirol) colpisce prima il palo dopo un velo di Defrel e poi manda di testa a lato su cross di Di Mariano. Entrambe le azioni arrivano dalla stessa fascia sinistra, dove le decisioni arbitrali hanno costretto il Catanzaro a restare sbilanciato.
Con un po’ di fortuna – che nel calcio serve sempre – ma soprattutto con cuore, tecnica e cinismo, il Catanzaro porta a casa una vittoria pesantissima e può festeggiare in Emilia.
Fortuna o “pareggio del destino”? Il ricordo del 4 novembre 2023
Qualcuno ha parlato di fortuna, ma il calcio spesso restituisce ciò che toglie.
Il 4 novembre 2023, al Ceravolo, il Catanzaro di Vivarini contro il Modena aveva sfiorato più volte il vantaggio nel finale. La cronaca di quella partita si chiuse così: “Quando la partita sembrava finita, succede di tutto nel recupero: Ambrosino colpisce la traversa e sul ribaltamento Bozhanaj riceve al limite e trova la magia che vale i tre punti”. Finì 1-2 per il Modena.
Ieri è finita 1-2 per il Catanzaro: pari e patta, se vogliamo parlare di fortuna. E ora si aspetta l’Avellino.
Redazione 24
Foto US Catanzaro 1929

