Si capisce subito l’impronta che Turrini vuole dare al suo arbitraggio: al 7° violento blocco di Beyuku su D’Alessandro, che lo stava dribblando per entrare nell’area dei canarini, e per il direttore di gara è solo il primo dei tanti duri contatti dell’incontro che non saranno fischiati.
In questa parte del match sono tanti i falli da dietro di Nieling su Rispoli, che l’arbitro fischia, ma non ammonendo mai il giocatore olandese.
Al 30° Bettella trattiene vistosamente Massolin dal centrocampo fino al limite dell’area di rigore giallorossa: Turrini concede il vantaggio al francese, fino a che il difensore delle Aquile non mette in angolo. A questo punto il direttore di gara ammonisce Bettella, indicando che sta sanzionando il primo fallo a centrocampo.
Da quel corner, battuto sempre dal talentuoso Massolin, arriva il gol del vantaggio canarino con la deviazione di nuca di Mendes, che anticipa Antonini e spiazza Pigliacelli.
Ripresa con i botti
Al 48° Turrini non fischia un fallo a centrocampo di Petriccione su Sersanti. Tre minuti dopo sempre Sersanti cade a terra in un abbraccio con Frosinini al limite dell’area giallorossa: anche in questo caso l’arbitro dice che si può proseguire.
Ma un minuto dopo arriva la seconda ammonizione, sempre per le Aquile: Massolin riceve palla vicino alla linea laterale sulla destra dell’attacco del Modena e ingaggia un duello con Cassandro, che lo ostacola da dietro mentre il francese sta per entrare in area. Giallo per il difensore, spostato a sinitra a inizio ripresa al posto di Bettella.
Al 54° il Catanzaro cerca di uscire dalla propria area: Petriccione passa a Rispoli sul vertice destro. Il giovane giallorosso è toccato alle spalle da Santoro: Turrini non fischia nulla e Pigliacelli compie una prodezza per fermare il tiro all’angolino del centrocampista canarino.
Tre esultanze per un gol
E arriva il gol del pareggio giallorosso: siamo al 66° e Pontisso batte un corner verso il primo palo, con Antonini che anticipa tutti e di testa scavalca Chichizola. I 1300 tifosi delle Aquile esultano, ma Beyuku ricaccia il pallone fuori dalla porta.
Turrini e l’assistente sotto la gradinata si consultano via audio e l’arbitro indica il centrocampo, mentre il guardalinee corre con la bandierina puntata, per la seconda esultanza in pochi secondi.
Non essendoci in B la goal-line technology della Serie A (e perché poi?) entra in azione il VAR. Passano quasi tre minuti e questa volta l’esultanza è “valida”: il pallone, come potete vedere dalla nostra ricostruzione, ha superato completamente la linea di porta quando è toccato da Beyuku.

Curiosità: la rete di Antonini è il primo gol di testa, e a seguito di corner, subito dal Modena in queste quindici giornate.
Finale da cuori forti
Manca poco più di un minuto al novantesimo: Pigliacelli calcia un lunghissimo spiovente verso la trequarti avversaria, Cisse prolunga di testa (spalle alla porta) verso Pittarello, che è contrastato da Tonali, col pallone che raggiunge Nuamah.
Il neo-entrato mette un filtrante al bacio per l’attaccante, ormai libero, che entra in area: Chichizola gli esce davanti e lo tocca con la gamba mentre il giallorosso lo sta superando.
Turrini è proprio alle spalle dei due e fischia subito il rigore. Il VAR verifica l’azione e l’eventuale fuorigioco di Pittarello, che non c’è per “merito” di Nieling: dopo poco più di un minuto l’attaccante può realizzare il gol del vantaggio del Catanzaro.
Questa è la prima rete subita dal Modena nell’ultimo quarto d’ora nelle gare del campionato in corso. Da rimarcare il coraggio di Pittarello, che si prende questa responsabilità dopo aver sbagliato i due ultimi rigori calciati (a Santo Stefano del 2023, nell’arco di un minuto in Ascoli-Cittadella).
Intanto Turrini aveva assegnato 7 minuti di recupero, che in pratica partono dal minuto 92 e 30, con la ripresa del gioco dopo il gol.
C’è tempo per una clamorosa svista dell’assistente sotto la gradinata: al 98° un contropiede del Catanzaro non è sfruttato per andare verso la porta, con Buso che si porta il pallone vicino alla bandierina a destra. Nieling va per contrastarlo e tocca nettamente il pallone, che esce dopo aver quasi abbattuto l’asta.
Il guardalinee assegna la rimessa al Modena, tra proteste e fischi della curva giallorossa: da lì nasce un’azione che porta Pyyhtiä prima a prendere il palo alla destra di Pigliacelli e dopo a sfiorare l’altro palo con un colpo di testa.
La gara termina con soli altri 20 secondi di extra recupero sul rinvio del portiere giallorosso.
Il “talismano” Chichizola
Curiosità: per la terza stagione consecutiva Chichizola perde contro il Catanzaro in casa: prima col Parma (0-2 a Pasquetta dello scorso anno, con un altro gol di testa di Antonini su cross da corner) e poi con lo Spezia (0-1, a febbraio di quest’anno, con la prima rete di Pittarello in giallorosso).
Ora arriva anche quella col Modena, battuto tra le mura amiche proprio da due reti siglate da chi aveva già segnato (e vinto) contro il portiere argentino.

