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Nuovo Ceravolo, Fiorita svela il progetto: “Al via a maggio 2026, ecco cosa faremo” [VIDEO]

Scritto da Redazione

Il sindaco di Catanzaro annuncia i dettagli della ristrutturazione dello stadio: 7 milioni per Curva Capraro e copertura tribuna. “È l’inizio di un progetto più ampio”

Addio ai pilastri che ostruiscono la vista in tribuna, benvenuta alla nuova Curva Capraro unica e a ridosso del campo. Il Sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita svela in un’intervista esclusiva ad UsCatanzaro.net i dettagli del progetto di ristrutturazione dello stadio Nicola Ceravolo, confermando tempistiche precise e priorità degli interventi.

Partenza a maggio 2026, gara a novembre 2025

Il progetto è arrivato qualche giorno fa, lo stiamo verificando“, ha spiegato il primo cittadino, annunciando che l’approvazione avverrà già in questo mese di ottobre, con la pubblicazione della gara a novembre. L’obiettivo è essere pronti per iniziare i lavori immediatamente al termine di questa stagione, a maggio 2026, per poter completare gli interventi entro l’inizio del campionato successivo.

La scelta di posticipare l’avvio dei lavori rispetto all’iniziale intenzione di partire prima di questa stagione è stata dettata dalla necessità di evitare disagi: “Saremmo arrivati a ridosso se non a stagione già iniziata. Le questioni logistiche legate alla sicurezza e agli interessi della società ci hanno indotto a questa soluzione“, ha chiarito Fiorita.

Dieci milioni, ma i lavori sono da sette

Le risorse a disposizione ammontano a 10 milioni di euro: 9 milioni dalla Regione Calabria (6 più 3 ottenuti grazie all’aiuto del Presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso) e 1 milione dal Comune per l’efficientamento energetico. Tuttavia, come ha tenuto a precisare il sindaco, “non sono 10 milioni di lavori“: tra IVA, progettazione, indagini e prezzario regionale, il progetto effettivo ammonta a 7 milioni di euro.

Con queste risorse non possiamo rifare il Ceravolo“, ha ammesso con franchezza Fiorita, “ciò nonostante abbiamo voluto lavorare su un progetto complessivo. Questi lavori saranno l’inizio, i primi step di un progetto più ambizioso“.

Le priorità: Curva Capraro e tribuna

I 7 milioni di euro disponibili saranno investiti su due interventi prioritari. Il primo riguarda la nuova Curva Capraro, che diventerà unica (non più divisa in due), più vicina al campo per far sentire ancora di più la passione dei tifosi, con un incremento di capienza stimato tra 1.000 e 1.500 posti.

Il secondo intervento cruciale è la copertura della tribuna, che eliminerà finalmente i famosi pilastri che ostruiscono la visuale. “Sono abbonato in Tribuna Ovest, sono il primo che ogni partita maledice quei piloni“, ha confessato il sindaco, sottolineando che l’intervento è necessario anche per questioni di sicurezza strutturale, dato che “la tribuna ha i suoi annetti“. (quasi 55 ndr)

I “formaggini” e le speranze per il futuro

Se ci saranno ribassi d’asta sufficienti, l’amministrazione punta a realizzare anche i due “formaggini” di raccordo: uno tra la Curva Capraro e la Tribuna Ovest, l’altro tra la nuova Capraro e il settore Distinti. “Utilizzeremo sicuramente i ribassi e poi troveremo le risorse necessarie“, ha assicurato Fiorita, che vorrebbe anche migliorare la tribuna stampa per “fare bella figura con i giornalisti che vengono da fuori“.

La progettazione complessiva, che verrà presentata a breve in conferenza stampa, prevede a lungo termine la copertura totale dello stadio (comprese entrambe le curve), la riduzione di un piano della Palazzina, la copertura dei Distinti e il recupero della Curva Est. Per completare l’intera visione servirebbero però altri 40-50 milioni di euro.

Da emergenza a programmazione

Il sindaco ha voluto sottolineare la differenza tra i lavori d’urgenza effettuati per permettere al Catanzaro di giocare la Serie B al Ceravolo e questo nuovo approccio programmato: “Quando lavori in emergenza non scegli. L’illuminazione che abbiamo installato per la Serie B, bellissima, oggi in parte la dobbiamo smontare per demolire la copertura della tribuna. Avere una progettazione completa ci consente di non duplicare lavori e non sprecare risorse“.

I vincoli e le difficoltà

Fiorita ha evidenziato le difficoltà amministrative che il Comune sta affrontando: “Abbiamo trovato un comune con 64 milioni di debiti, spendiamo oltre 5 milioni all’anno per far fronte ai debiti pregressi. Risorse che togliamo alla cura del verde e alla manutenzione delle strade. Immaginare di fare lo stadio con risorse comunali oggi non è possibile“.

Anche il tentativo di coinvolgere privati attraverso il partenariato pubblico-privato non ha dato i frutti sperati: “Non abbiamo trovato risposte definitive e solide. Dovevamo chiudere, abbiamo tempi da rispettare per la scadenza del finanziamento sulla tribuna“, ha spiegato, aggiungendo però che “dal giorno dopo la aggiudicazione della gara ripartirà questa fase“.

Il quartiere stadio e l’ospedale Pugliese

Sul futuro del quartiere stadio, il sindaco ha collegato tutto alle decisioni sul Pugliese: “È un quartiere strategico che non può essere svuotato. Il futuro dipenderà dalle scelte sul Pugliese. Sarà uno dei primi argomenti che affronteremo col Presidente Occhiuto“. Anche il progetto della bretella stradale per l’accesso diretto alla Curva Est resta in agenda, ma necessita di ulteriori finanziamenti.

La complessità dei lavori pubblici

Durante l’intervista è emerso il confronto con lo stadio di Empoli, dove il Catanzaro giocherà l’8 novembre: un impianto che sta vivendo una ristrutturazione da 45 milioni di euro per portare la capienza a 18.000 posti, con 29 mesi di lavori. Un esempio che dà la misura della complessità e dei costi elevati che caratterizzano gli interventi sugli stadi, evidenziando come i 10 milioni disponibili per il Ceravolo, pur sembrando una cifra considerevole, rappresentino in realtà solo l’inizio di un percorso più lungo e articolato.

La passione del tifoso-sindaco

L’intervista si è conclusa con una nota personale del primo cittadino, da sempre grande sostenitore dei giallorossi: “Ho avuto la fortuna di fare il sindaco in un periodo molto bello per la squadra. Mi sono goduto da sindaco la promozione in Serie C, questi bellissimi campionati. Il compito dell’amministrazione è accompagnare questa società e sostenerla, anche attraverso questi lavori“.

Sul Catanzaro di Aquilani, invece, il sindaco si è mostrato scaramantico: “Divento superstizioso … Speravamo in una via un pochino migliore, ma le cose importanti hanno bisogno di tempo. Vale anche per il calcio, anche se in questo settore tempo ce n’è sempre poco“.

Ora non resta che attendere la presentazione ufficiale del progetto e l’avvio della gara d’appalto, con la speranza che a maggio 2026 il Ceravolo possa davvero iniziare la sua metamorfosi.

Intervista a cura di Stefania De Marco e Gennaro Maria Amoruso

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