Gli occhi della tigre
La prima sensazione che ci è pervenuta venerdì sera dal Mapei Stadium – Città del Tricolore è stata riferita dai nostri inviati presenti nell’impianto emiliano. La nostra squadra, in un clima di festa per la promozione della compagine neroverde, è entrata nel riscaldamento con i classici occhi della tigre. La concentrazione era al massimo sia per gli undici titolari, sia per chi era in panchina, pronti ad affrontare la corazzata Sassuolo, che ambiva a stabilire nuovi record e desiderosa di aiutare il suo cannoniere Laurienté a vincere il Pablito.
L’ingresso dagli spogliatoi e l’attesa dei nostri calciatori prima che gli avversari entrassero, per rendere omaggio ai vincitori del torneo, sono momenti significativi. Nei loro sguardi e nelle loro labbra si percepiva un incoraggiamento reciproco: se ci si voleva regalare qualcosa di importante, non bastava solo la tecnica, ma era necessario anche il cuore, andando oltre ogni ostacolo. E così è stato.
Partita vera
Nell’analisi della gara non possiamo che partire da un punto focale e rispondere anche a chi ha adombrato dubbi sulla sfida, affermando che non è stata partita vera o ancora peggio che il Sassuolo è entrato in campo senza foga agonistica. La risposta a queste puerili affermazioni è molto semplice, e se il possesso palla non è indicativo ai fini del risultati (ed è stato del 61,4% per i ragazzi di mister Grosso), certamente lo sono i 18 tiri in porta contro i sette del Catanzaro, con sette nello specchio della porta di Pigliacelli e due (proprio i due colpi di testa di Biasci e Bonini) verso quella difesa da Satalino. E attenzione, i sette tiri calciati dai neroverdi hanno visto il nostro portiere ergersi quale assoluto migliore in campo, compiendo interventi spettacolari in almeno cinque conclusioni.
Oltre ogni pronostico??? Dai . Non facciamo tutti gli ipocriti. Se il catanzaro quest anno avesse fatto un campionato alla ” Mantova” o alla ” Reggiana” con salvezza raggiunta eravamo tutti qui a dire che si trattava di un campionato completamente fallimentare. L obiettivo di tutta la tifoseria era i playoff. E anche della stampa che ha incalzato Caserta dalla prima alll uktima giornata. Non diciamo fesserie
La grandissima fesseria è dire che se ci fossimo ‘salvati come il Mantova’ avremmo fatto un campionato fallimentare .
Torna con i piedi per terra e renditi conto che tifi (anche se non sembra dato che sai solo criticare….) per il Catanzaro per cui la serie B è oro colato
Si, in effetti hai ragione.
Bisognerebbe ritornare un attimo con i piedi per terra. Sarà bellissimo fare i play off anche questa stagione ma ricordiamo che siamo una squadra con tanto cuore ma pur sempre una che manca dal “calcio che conta” da tantissimi anni.
La serie B è difficile ci sono squadre navigate in questa categoria che non giocano un paly off da anni, noi ne giocheremo due in due stagioni…
Tanta roba
Vero tanta roba, grande Catanzaro !!