Catanzaro News In primo piano

Quando la Serie B parla di sostenibilità e il Catanzaro risponde sul campo

Scritto da Redazione

Intervista a Bedin. Il giudizio della commissione, con quattro club vincolati al mercato a saldo zero

C’è una Serie B che prova a guardarsi allo specchio senza fare finta di niente. Lo ha detto chiaramente Paolo Bedin, nel bilancio dei suoi primi 365 giorni da presidente della Lega: sostenibilità, giovani, dialogo. Parole che da anni circolano nel lessico del calcio italiano, ma che oggi – finalmente – iniziano a trovare un riscontro concreto nei numeri, nelle decisioni e nei verdetti.

Perché mentre Bedin parla di “continuità aziendale”, di “riduzione dei rischi di default” e di un sistema da raffreddare, la Commissione indipendente sui conti dei club rende pubblico un quadro che non ammette letture edulcorate: quattro società di Serie B – Cesena, Frosinone, Padova e Venezia – sono chiamate alla ricapitalizzazione per poter operare liberamente sul mercato. In alternativa, solo saldo zero. È la traduzione pratica di un concetto semplice: la sostenibilità non è più un’opzione, ma una condizione di accesso.

Nelle parole di Bedin c’è un’idea precisa di Serie B: non una categoria di passaggio, ma un anello centrale della filiera calcistica italiana. Venti città, oltre 15 milioni di abitanti coinvolti, 120 mila abbonati, 8 milioni di follower. Numeri che raccontano un campionato popolare, radicato, territoriale. E che proprio per questo non può permettersi salti nel vuoto.

La B, dice Bedin, deve essere il laboratorio dei giovani: calciatori, sì, ma anche allenatori, dirigenti, arbitri. Un luogo dove si cresce, si sbaglia, si migliora. Ma perché questo accada serve un ecosistema sano, con proprietà solide, conti leggibili, investimenti coerenti.

Queste le dichiarazioni del Presidente di Lega ed in questo scenario, il Catanzaro non fa proclami. Fa una cosa molto più rara nel calcio italiano: procede con coerenza.

Bilanci in ordine, una proprietà stabile, una programmazione che non vive di colpi di testa. Una rosa costruita senza strappi, valorizzando giovani che migliorano dentro un contesto riconoscibile, senza rincorrere l’emergenza o la scorciatoia. E soprattutto una continuità gestionale che ha permesso al club di stare competitivo senza mai uscire dal perimetro della sostenibilità.

Sullo sfondo il giudizio della nuova Commissione indipendente sui conti dei club incide direttamente anche sul mercato della Serie B. Nel campionato cadetto Cesena, Frosinone, Padova e Venezia potranno operare solo a saldo zero, a meno di interventi di ricapitalizzazione da parte delle proprietà. In assenza di nuovi apporti, le strategie sportive restano congelate.

Si profila così una Serie B a due velocità, con club liberi di muoversi sul mercato e altri costretti a privilegiare la tenuta finanziaria rispetto alle ambizioni di classifica. Il messaggio è netto: la sostenibilità non è più negoziabile, ed è destinata a pesare in modo decisivo sulla seconda parte della stagione.

Dunque mentre altri sono oggi chiamati a tappare falle patrimoniali per poter fare mercato, il Catanzaro guarda alla finestra di gennaio con un vantaggio invisibile ma decisivo: la libertà di scegliere, non quella di dover rincorrere.

Il punto, allora, non è morale. È sportivo. La sostenibilità non è una bandiera etica, è un moltiplicatore di competitività nel medio periodo. Permette di pianificare, di trattenere, di crescere. Di evitare quelle stagioni schizofreniche in cui si spende oggi per pagare domani.

La Serie B sta entrando in una fase di selezione naturale. Non per ridurre le squadre, come chiarisce Bedin, ma per ridurre i rischi. Chi saprà stare dentro parametri sostenibili continuerà a correre. Gli altri dovranno fermarsi, ricalcolare, adattarsi.

In questo passaggio delicato, il Catanzaro non è un’eccezione folkloristica. È una dimostrazione pratica che un altro modo di stare nel calcio professionistico esiste già. E funziona. Forse è questo il vero significato di “campionato virtuoso”: non quello che promette, ma quello che regge. E oggi, guardando i numeri e il campo, Catanzaro è lì. In equilibrio. E avanti.

Redazione 24

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento