Il destino, a volte, sa essere beffardo o perfino crudele. Insomma sa prendersi gioco dell’uomo. Alzi la mano chi immaginava di trovare a braccetto all’ottava di campionato, accomunate dalla miseria di sei punti in classifica, Aquile, Pescara e Bari, in rigoroso ordine di differenza reti. Insomma sono nel limbo nella zona play out il Trapassato spettacolare (leggi Vivarini con il club abruzzese), il Passato recente (Fabio Caserta) molto positivo ma sempre discusso (ai posteri il compito di mettere ordine e un po’ di giustizia) e quel Presente che preoccupa. Sì perché, adesso, la parola “preoccupazione” va proprio di moda nell’ambiente giallorosso quando, fino ad un mese fa, chi la nominava rischiava di essere giudicato eretico!
Rispetto a Pescara e Bari, il Catanzaro ha lo zero nella casella delle vittorie (con tutti i record negativi del caso), ma quantomeno vanta una retroguardia che non ha i numeri di abruzzesi (16 gol incassati) e pugliesi (15).
Il calendario della nona di campionato, poi offre scontri salvezza per Vivarini (in casa della Virtus Entella) e Caserta (al San Nicola domani arriva il Mantova) mentre per Aquilani c’è lo scoglio (giusto per usare un eufemismo) rappresentato dalla corazzata di Pippo Inzaghi. Insomma, ce n’è per tutti i gusti, con due panchine su tre abbastanza traballanti (quelle di giallorossi e biancorossi pugliesi) ma col tempo, pardon, il calendario piuttosto tiranno per eventuali cambi in corsa con tre gare nel fazzoletto di sette giorni.
Chi ancora guarda al passato recente o a quello meno recente (e per il quale ci si stropiccia gli occhi) può essere chiamato nostalgico, o, magari, essere irriso come il “vedovo di turno” ma alla fine poco importa, perché (con realismo) non c’è tempo da perdere: la realtà è dura per tutti. E, probabilmente, è quella punta di realismo a far riflettere maggiormente …
Foto US Catanzaro 1929

