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Rispetto e Passione: Difendiamo il Catanzaro

Scritto da Redazione

La critica è lecita, ma deve essere costruttiva e non scadere nell’insulto o alimentare voci malevole

Nessun tifoso del Catanzaro può dirsi soddisfatto della prestazione offerta nell’ultimo match di campionato contro l’Empoli. Perdere di misura contro una squadra rimasta in dieci per oltre un tempo è già un fatto clamoroso, ma se a questo aggiungiamo che la prestazione non è stata per niente all’altezza, la delusione è più che comprensibile.

Detto questo, purtroppo, ogni volta che il Catanzaro perde, si ripete un copione ormai noto. Chi segue la squadra con passione, macinando chilometri per sostenerla anche in trasferta, nella stragrande maggioranza dei casi mantiene un atteggiamento corretto: spesso incoraggia i giocatori anche dopo una gara opaca o li richiama civilmente, come accaduto dopo le sconfitte di Monza o quella interna con il Padova.

Ma in altri spazi, soprattutto sui social network, il confronto degenera: tra fake news, insulti e commenti offensivi, la passione lascia il posto all’odio e alla disinformazione.

Lamentarsi offendendo non serve a nulla: fa male all’ambiente, mina la serenità di chi lavora per la squadra e divide una tifoseria che dovrebbe restare unita. Il Catanzaro ha conosciuto anni difficili, e chi ama davvero questi colori dovrebbe ricordare quanto sia importante proteggere il clima positivo costruito negli ultimi anni, anche nei momenti complicati.

Criticare è lecito, ma sempre con rispetto

Può accadere che, quando la squadra non riesce a rendere, il primo a finire sul banco degli imputati sia il suo leader, in questo caso il capitano Iemmello. Tuttavia, chi conosce la storia recente del Catanzaro sa bene quanto lui abbia dato e continui a dare alla causa giallorossa.

Fuori dall’ambiente giallorosso, chi legge certi commenti non può che sorridere e deridere chi si lascia andare a sfoghi ingiustificati, proprio per tutto ciò che il capitano ha rappresentato e rappresenta per questa maglia.

Per fortuna, la maggioranza dei tifosi commenta con equilibrio e tifo sincero. Ma, come spesso accade, su cento persone silenziose basta una sola voce che urla per fare più rumore di tutte le altre.

Il messaggio pubblicato dal vicepresidente Leone Luca Noto, con la foto che accompagna questo articolo, è chiaro: la società è unita, sostiene i propri tesserati e gestisce ogni situazione all’interno, nel pieno rispetto dei ruoli tecnici e dirigenziali.

Allo stadio è facile isolare chi si comporta male, ma sui social, purtroppo, è molto più difficile. Ma non per questo dobbiamo smettere di ribadire un concetto semplice: il Catanzaro si ama, non si insulta. Le critiche costruttive aiutano a crescere, quelle offensive distruggono.

E chi non condivide questo modo di vivere il tifo, forse farebbe meglio a seguire altre strade, lasciando agli altri il privilegio e l’onore di sostenere il Catanzaro, nel bene e nel male, come in tanti hanno fatto in C2, in C1 e oggi fanno in Serie B.

Solo mantenendo questo spirito si potrà continuare a urlare: Noi siamo il Catanzaro!

Redazione 24

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4 Commenti

  • Anch’io ho criticato l’ultima sconfitta, ma il capitano non si tocca, non solo per ciò che ha fatto in passato, ma anche per ciò che sta facendo quest’anno dove spesso è tra i migliori come voto e comunque ha fatto 2 assist, 3 gol e tanto gioco per la squadra.
    Non capisco cosa sia successo contro l’Empoli, sicuramente c’è stato un calo di tensione, magari pensavamo di aver già vinto e dall’altra parte hanno moltiplicato le forze.
    Speriamo in un pronto riscatto con il Pescara ❤️💛🦅

  • È vero ci si e lasciati trascinare dalla rabbia me compreso e me ne pento, ma nella partita con l’Empoli non tutto è ingiustificato. Ci si è lamentati dall’atteggiamento e da alcune superficialità di cui magari si poteva fare a meno che hanno questa volta coinvolto il nostro amato concittadino. Ma anche fra moglie e marito si litiga ma questo non significa che non ci si ama. Questo non può essere messo in dubbio da nessuno, l’amore verso il Catanzaro dal Presidente al magazziniere passando fra tutto il personale tecnico, calciatori compresi è totale, forse proprio questo sviscerale sentimento alcune volte ci fa andare oltre le righe. Ma anche Aquilani dopo tutto con molta onestà parlando della partita ha ammesso 2-3 passi indietro. Comunque ormai pensiamo a fare i tre punti col Pescara e non ricadere mai più nell’apatia di Empoli.
    Forza Giallorossi ❤️ 💛 sempre.

  • Date troppa importanza ai social.
    Ma pensate che Iemmello non lo sappia che un coglione isolato e frustrato non rappresenta il pensiero di un intera tifoseria.
    Ma pensate veramente che due, tre, quattro “mungiatasti” che hanno una vita di merda, possano minare la stabilità di squadra e società ?
    Sai il “mungiatasti” come si sente “protagonista” leggendo questi articoli, lo state caricando a molla.
    Smettiamola per favore, i social sono spazzatura, continuare a parlarne non qualifica nessuno, anzi…

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