Il titolo dell’articolo si rifà a un passo del Canto XIX del Purgatorio di Dante Alighieri e si riferisce al torrente Entella che attraversa la città di Chiavari e dà il nome alla squadra, prossimo avversario del Catanzaro al Ceravolo.
Terza neopromossa, la seconda consecutiva dopo il Pescara, che i giallorossi affrontano tra le mura amiche, con un bilancio non lusinghiero per i ragazzi di Aquilani: un solo pareggio, contro gli abruzzesi, e una sconfitta patita contro il Padova.
Dottor Jekyll e Mister Hyde
I liguri, un punto in meno del Catanzaro, affrontano questo settimo campionato di serie B della loro storia affidandosi alla guida tecnica di Andrea Chiappella. In estate il DS Superbi ha cercato di rinforzare la squadra in ogni reparto, Colombi in porta, sulla mediana Benali e Nichetti – quest’ultimo arrivato con il mister dalla Giana Erminio – Della Vecchia a centrocampo, Mezzoni esterno e una batteria di attaccanti, De Benedetti e Ankeye – arrivati in prestito dal Genoa – Russo e Fumagalli per completare il reparto offensivo e accostati in passato dalle voci di mercato anche ai giallorossi.
Una Virtus Entella, fino a ora, dai due volti. In casa un ruolino notevole che ha permesso ai biancocelesti di accumulare 13 dei 15 punti complessivi in sette gare e continuare una striscia positiva di 24 risultati utili consecutivi al Sannazzari, ben 400 giorni di imbattibilità. Altro passo fuori casa con 2 punti in sei gare che la vede fanalino di coda del campionato per risultati esterni.
Le difficoltà a essere concreti
Chiappella ha leggermente variato il suo abituale modulo di gioco, lasciato da parte il 4 2 3 1, è passato a un più accorto 3 5 2 adottato da diverse squadre nel campionato. Ciò non gli ha ancora permesso di ottenere un equilibrio tale che permetta ai liguri una continuità nei risultati ma soprattutto una concretezza nelle realizzazioni.
Gli attaccanti non riescono a essere lucidi sotto porta e la dimostrazione è data dal fatto che, del bottino di 12 gol realizzati, ben 7 sono stati siglati dai difensori. Addirittura 6 di essi (tutti in casa) sono stati messi a segno dal centrale difensivo Andrea Tiritiello, vice cannoniere del campionato che non può che riportarci alla memoria un altro centrale difensivo con il vizio del gol e proveniente proprio dalla Virtus Entella, Federico Bonini che ci deliziò l’anno scorso con segnature di pregevole fattura.
Il miglior attacco è la difesa
E’ proprio la propensione alla spinta in avanti dei centrali difensivi l’arma vincente, almeno nelle partite interne. Tiritiello e Parodi accompagnano spesso le veloci ripartenze dei bianocelesti, mentre gli esterni rimangono bassi a coprire la linea di difesa.
Il recupero fisico di Benali, autentico metronomo della Virtus, permette alla squadra di realizzare quelle geometrie di gioco che trovano una certa difficoltà a esprimersi sulle corsie esterne. I quinti sono poco dinamici e per questo motivo il gioco insiste sull’asse centrale del campo.
Pochi i palloni che giungono dalle fasce agli attaccanti che comunque manifestano una scarsa lucidità in area di rigore, un esempio recente, la clamorosa occasione capitata sui piedi del subentrante Flavio Russo nel finale di partita contro il Palermo nel precedente turno in casa e che poteva regalare i tre punti ai liguri.
Vietato sbagliare
Una Virtus Entella da rispettare ma che oggettivamente può e deve essere alla portata dei ragazzi di Aquilani. Una partita comunque che va affrontata e interpretata in modo differente da quella giocata contro il Pescara. Bisogna sfruttare le debolezze degli avversari e mantenere un ritmo elevato senza cali di tensione. Le prestazioni contro gli abruzzesi e a Empoli, hanno segnato due passi indietro rispetto alla convincente settimana delle tre vittorie consecutive.
Il Ceravolo deve tornare ad essere quel fortino che ha permesso di ottenere gli obiettivi delle ultime stagioni, i ragazzi e il mister sono chiamati a un pronto riscatto contro un’altra diretta concorrente del campionato.
immagine di copertina tratta dal sito ufficiale www.entella.it

