Catanzaro News In primo piano

Serve quel centimetro in più, le parole di Aquilani alla vigilia della gara contro la Juve Stabia [Video]

Scritto da Redazione

La trascrizione delle dichiarazioni del tecnico nella consueta conferenza stampa

Aveva parlato del “centimetro” che fa la differenza: che settimana è stata?
“Il dettaglio è mentale prima che metrico: concentrazione, tenacia, stare dentro la partita. Settimana buona, a Reggio ho visto progressi. Vogliamo vincere, ma senza farci ossessionare: giocare per vincere, restando ordinati.”

Con tre impegni ravvicinati entriamo nel vivo e si capisce a che punto è il rodaggio?
“È la partita che dice chi sei. In casa il pubblico dev’essere valore aggiunto: dobbiamo trascinarlo con energia e postura, alzare i giri senza confondere ‘brutto’ con falli o espulsioni. Sono esami: servono consapevolezza e punti.”

Sfida tra squadre da alto possesso: decide chi toglie palla all’altra o servirà snaturarsi?
“Conta percepire ciò che la partita richiede: verticalità, pressione alta o blocco basso. Non solo possesso: misuriamoci su tiri fatti e concessi. La differenza la fa chi riconosce i momenti.”

Transizioni avversarie: tema di preventive, atteggiamento o alchimie tra reparti?
Di tutto un po’. A Reggio migliorati, ma abbiamo rimesso in discussione il risultato per demeriti nostri. Difendiamo in 11: preventive, duelli e contrasti vinti, capire quando riaggredire o abbassarsi 10–15 metri. Distanze collegate: questa può essere la chiave.”

Pandolfi e Di Francesco? E la gestione di tre gare in otto giorni?
“Stanno meglio, vengono con noi; unico indisponibile: Frosinini (tocchiamo ferro). Io scelgo 11 titolari… più cinque titolari del secondo tempo: con 5 cambi è la norma. Rosa profonda: deve essere una forza, non un problema.”

Difesa: continuità coi tre di Reggio o cambi?
“Errore individuale sul gol, ma il tema è collettivo: si difende in 11. Il reparto lavora bene per attenzione e concentrazione; possiamo solo migliorare. Chi gioca lo vediamo domani.”

Giovani (Rispoli, Liberali, Cìsse): crescita e personalità?
Meritocrazia, non carta d’identità. Possono avere comprensione su qualche errore, ma sull’atteggiamento non transigo. A fine gara eravamo con cinque under: non per vanto, ma perché pronti. Cìsse mi impressiona senza palla: non abbassi la guardia, niente aspettative eccessive.”

Analisi sull’avversario di domani?

Con l’allenatore c’è stima e amicizia. Loro sono tosti, terzi per palleggio: qualità e fame di categoria. Se andiamo sotto ritmo, sono problemi. Li abbiamo studiati: sarà un bel test.”

 

Redazione 24

Video US Catanzaro 1929, testo elaborazione AI

 

Autore

Redazione

Dal 2002 il portale più letto e amato dai tifosi giallorossi del Catanzaro

Scrivi un commento