La mattina iniziò lenta, con la brezza che faceva sbattere le lenzuola sul balcone. Ingrid, ancora avvolta nel sonno, sentì il profumo del caffè prima di aprire gli occhi. Salvatore era lì, con una tazzina fumante e quello sguardo da bambino alla vigilia di Natale.
«Sei agitato?» chiese lei, stirandosi appena.
«No… sono felice. Oggi si va a Giovino.»
Mentre lui si vestiva con una maglietta rossa, la voce della madre arrivava dalla cucina. Sul tavolo, un esercito di panini: pane croccante, soppressata che profumava di spezie, fette spesse di provola fresca. Li avvolgeva nella carta come se stesse preparando un viaggio in mare aperto.
«Così non morite di fame» disse con orgoglio, aggiungendo altri due panini “di scorta”.
Ingrid scese le scale e vide la borsa termica già piena. La guardò, poi guardò Salvatore con un sorriso divertito:
«For how many days are we going away?»
Lui rise. «Solo fino a stasera… ma qui il cibo è parte del tifo»
La strada per arrivare al campo era calda e luminosa. Al loro arrivo, l’aria profumava di mare e di erba appena tagliata. Ovunque giallo e rosso, famiglie, amici, emigrati tornati per l’estate.
Un banchetto vendeva sciarpe e bandiere, e un vecchio tifoso mostrava con orgoglio una bandiera cucita a mano trent’anni fa. Salvatore comprò una nuova sciarpa, la passò intorno al collo di Ingrid:
«Now you’re one of us»
Lei rise, stringendosi nella stoffa come fosse un abbraccio.
Quando la squadra entrò in campo, la tribuna si accese di applausi. In alto, il Presidente Floriano Noto, accanto a Luca Noto, salutavano i tifosi. Il caldo era feroce, ma la passione lo superava di gran lunga.
Tra cori, risate, storie di vecchie trasferte e panini condivisi, la giornata volò. E quando il sole cominciò a scendere verso la collina, il campo si tinse d’oro.
Salvatore e Ingrid rimasero fermi a guardare il tramonto sullo Ionio, la sciarpa al collo. Lei lo guardò negli occhi.
«It was… beautiful»
Lui sorrise, e la baciò con la stessa intensità con cui si ama una squadra, un’estate, e un momento che sai già di non voler dimenticare mai.
Immagine elaborata da AI
Harp


“Salvatore e Ingrid rimasero fermi a guardare il tramonto sullo Ionio”…
Certo, come no. Poi, l’indomani, corsero dall’altra parte dell’istmo a vedere l’alba sul Tirreno 😅😂
Peccato che sia proprio tutto il contrario😏
Leggerezza (non tanto) a parte, storia carina (ma è vera o è di fantasia, la storia?)
Ahhh Caini, bott’e chiumbu🤣😂🤣😂🤣😂