Discreto colpo d’occhio al Ceravolo
Sono stati 8.851 gli spettatori presenti al Ceravolo per assistere al match tra Catanzaro e Carrarese, valido per la terza giornata della Serie BKT 2025-26. Tra questi, 93 i provenienti da Carrara, sistemati nel settore ospiti.
Il clima è ideale per giocare a calcio, anche se il solito vento, meno intenso rispetto alla partita d’esordio contro il Südtirol, condiziona a tratti l’andamento della gara. Curiosità: il Catanzaro, che nella prima frazione ha beneficiato del vento a favore alle spalle, è uscito meglio nella ripresa, mentre la Carrarese, controvento, ha dominato la scena nel primo tempo.
S’inizia senza i nuovi
La formazione di partenza che Aquilani ha schierato in campo, non prevedeva nessun innesto degli ultimi arrivati, com’era intuibile dalla conferenza stampa pre-gara del tecnico. Di Chiara e Petriccione sono partiti dall’inizio, mentre Rispoli è subentrato al 75°, insieme a Oudin e D’Alessandro. In precedenza, dopo un’ora di gioco, era entrato Verrengia, e al novantesimo ha esordito in maglia giallorossa Pandolfi.
Primo tempo di sofferenza
Per quasi tutto il primo tempo, il Catanzaro ha mostrato evidenti difficoltà, sia nello sviluppo della manovra, sia nella fase di non possesso. La sensazione generale era che il calcio semplice, ma efficace, della Carrarese fosse molto più rodato rispetto a quello che la squadra di Aquilani cercava di mettere in mostra.
Sin dai primi minuti di gioco, il pressing degli avversari ha di fatto schiacciato i giallorossi nella propria metà campo. La forte pressione e i duelli uno contro uno, sistematicamente vinti dalla Carrarese, hanno portato i toscani a sfiorare il vantaggio almeno tre volte (con un palo su azione d’angolo). Il Catanzaro, invece, si è fatto vedere solo dopo la mezzora, quando Nuamah ha colpito un palo con un bel tiro a giro verso la destra di Bleve. Nel finale, soprattutto nei due minuti di recupero concessi dall’arbitra, i giallorossi hanno dato segnali di risveglio, creando l’occasione più importante con Iemmello, che ha servito con una giocata magistrale Cisse, che non ha avuto l’istinto del bomber, tirando addosso a Bleve.
Secondo tempo con qualche luce in più
La ripresa ha visto il Catanzaro mostrare due volti. I giallorossi, che attaccavano sotto la propria curva, sono entrati in campo con uno spirito diverso, sbloccando subito il risultato con Antonini, dopo una bella combinazione da calcio d’angolo tra Pontisso e Petriccione, con assist di Di Chiara. Questa rete avrebbe potuto rappresentare la svolta della partita, ma purtroppo non è stato così. Immediatamente, la Carrarese ha sfiorato il pareggio con una traversa colpita da Zanon, e al 64’ Illanes, sempre su azione da palla inattiva, ha realizzato il gol del pari grazie a Pittarello, che ha ritardato la salita e ha tenuto chiaramente in gioco l’argentino che stava marcando.
Dal 75’, grazie anche alla qualità dei nuovi entrati (D’Alessandro, Oudin, Rispoli e Pandolfi, quest’ultimo all’esordio), con lo spostamento di Iemmello in posizione più avanzata – al posto di un Pittarello fuori dalle manovre della squadra – e allo spazio maggiore concesso a Cisse, si è visto un buon Catanzaro, che ha alzato almeno i ritmi della manovra, creato occasioni e dimostrato che, con le giuste correzioni, si può fare di più e meglio. Oltre a Cisse, in questa fase è entrato più in partita anche Favasuli, e alcune incursioni sulle fasce hanno portato qualche pericolo alla porta di Bleve. Nonostante ciò, la prestazione non è stata perfetta: anche nel miglior momento dei giallorossi, la Carrarese ha avuto occasioni pericolose, come quando Sekulov, servito da Melegoni, ha colpito un’altra traversa (terzo legno della gara per gli apuani).
La qualità c’è ed è tanta
È una squadra nuova, e queste difficoltà iniziali erano prevedibili. C’è tutto il tempo per intervenire tatticamente e migliorare quegli aspetti che oggi risultano carenti. La rosa a disposizione del mister è ampia e ricca di qualità, ma è fondamentale lavorare anche sulla quantità e sulla fase di non possesso, che curata bene può migliorare la copertura della difesa, i ribaltamenti di fronte e gli attacchi sulle corsie laterali.
Questi tre punti sono comunque un risultato positivo in questa fase del campionato, anche se con due partite in casa, e contro squadre non tra le più blasonate del torneo, ci si poteva aspettare qualcosa in più. Tuttavia, c’è tutto il tempo per sistemare le cose, anche perché la partita di ieri, contro una Carrarese ben messa in campo, ha confermato che vince chi ha voglia, cuore e qualità. E al Catanzaro questi tre elementi fondamentali non mancano.
Foto Lorenzo Costa per uscatanzaro.net


A mio modesto avviso.. ho visto un Catanzaro lento, macchinoso e moolto prevedibile nel primo tempo..
non ci sono verticalizzazioni nè movimenti “smarcanti” per creare spazio o superiosità numerica dalla trequarti in sù..
a parte il pessimo arbitraggio della Ferreri “rocher” (ma meglio così che peggio) che oltre ai moltissimi errori (tutti, ovviamente, a favore della carrarese) ha spostato l’inerzia della partita non ESPELLENDO Bozhanaj sulla seconda gomitata rifilata a Favasuli fischiandogli fallo a favore dei marmisti (che appunto lavoratori del marmo mi sono sembrati), i nostri sono sembrait come al solito “paurosi” tendenti al 98% a passare dietro la palla e ripartire invece che andare e spingere in avanti..
nel secondo tempo qualcosa è cambiato dopo le sostituzioni anche se si è visto (da parte di tutti) zero lucidità sotto porta sparando alle stelle tiri che dovevano essere solo gol (per dei giocatori della serie cadetta) se spari alle stelle tutti i (pochi) tiri che riescia fare davanti la porta come se fossero giocatori di terza cateroia.. dove vogliamo andare???
Bisogna che si allenino anche a tirare in porta (e a questo punto anche a battere i rigori qualora ci graziasse qualche arbitro e ce ne concedesse qualcuno per non sbagliare pure quelli.. vedasi i due o tre consecutivi sbagliati la passata stagione dal capitano) e a mantenersi freddi e non come se il pallone scottasse..
Petricicone l’ho visto fermo..
Pontisso un p scarico la catena di sinistra un buco aperto Nuamah è bravo ad attaccare ma non a coprire per cui siamo molto scoperti…
pittarello zero e riporto zero…
Iemmello da quando fa il regita avanzato non segna più… dunque siamo senza punte..
che Dio ce la mandi buona…