Rassegna stampa

Iniziata la preparazione a Chiaravalle

da Gazzetta dello Sport

SAN VITO – Dopo il raduno di ieri, oggi il nuovo Catanzaro ricomincia a lavorare sul campo di Chiaravalle. Ha disfatto le valigie in leggero ritardo l’allenatore Piero Braglia, a causa dellle lentezze del suo treno, mentre qualche giocatore raggiungerà San Vito in giornata. Per un Gianluca Zattarin che momentaneamente s’allontana per l’ostinata rigidità del presidente del Chieti Buccilli, c’è un Emiliano Milone che, momentaneamente, rinuncia a propositi di trasferimento. Il difensore s’è ieri presentato puntuale ed ha subito fatto intendere d’avere abbandonato la rigida posizione di cambiare squadra: “Non è escluso che ancora possa succedere. Diciamo che ne riparleremo con serenità.” Poi, s’è lasciato andare a dichiarazioni più rassicuranti: “Non c’è un motivo impellente di cambiare. Certo, non nascondo che mi avrebbe fatto piacere avvicinarmi a casa. Se la cosa è difficile, resterò a Catanzaro dove si stanno facendo le cose molto bene. Prima o poi, dopo ben due finali di playoff perse, dovrò pur vincere con la maglia giallorossa.” Dimostra di non conoscere Braglia, ma di trovarsi bene nella sua difesa a 3: “Non ho problemi di modulo. Poi, ricordo che 2 anni addietro, anche con Cuttone giocammo per tutto il girone di ritorno con 3 difensori.” Intanto, se Giorgio Corona s’attira le luci della scena, molta curiosità le provoca anche la nuova versione di Peppe Giglio, 25 anni, 83 presenze in C1 (2 stagioni a Giulianova ed un’altra a Brescello), 34 gol in carriera, di cui 10 nella passata stagione ad Olbia. L’aria della Sardegna pare gli abbia dato la fiducia che gli mancava, Nell’isola era diventato il beniamino dei tifosi. Con una consolidata maturità, aiutata anche dal recente matrimonio, il centravanti potrebbe essere l’asso nella manica di Piero Braglia. E’ un altro di quei giocatori che aveva chiesto d’essere ceduto. “E’ così, ma non perché non mi stia bene Catanzaro –ribatte serenamente- Se ho chiesto d’andarmene, è perché ci sono alcuni ricordi che mi bruciano.” Poi, anche recentemente e proprio nella penultima gara d’Olbia, dove con un gol stupendo aveva messo in pericolo i playoff del Catanzaro, era stato contestato dai tifosi giallorossi. “Si, anche lì se la son presa con me, quando non facevo altro che il mio dovere e gli interessi della squadra per cui giocavo. –ricorda, senza però risentimento. Poi, ritorna al presente e riferisce: “Se possa essere un attaccante che stia bene in coppia con Corona, non sta a me dirlo. Sono a disposizione e come sempre darò il massimo. Posso solo dire che Corona e Caterino sono 2 validissimi elementi. Con quest’ultimo, sono stato nella stagione 96-97 a Palermo. Ero un ragazzo di 18 anni e lui giocava in prima squadra.” Ancora una volta, infine, l’Amministrazione municipale, attraverso l’Assessore allo sport Sgromo, si dimostra vicino alle sorti del Catanzaro: “Rivolgo a nome dell’Amministrazione e del sindaco Abramo in particolare, un sentito augurio alla società ed squadra giallorossa. La nostra speranza non è diversa da quella dei tifosi e tutti ci auguriamo che anche il calcio possa contribuire a rilanciare il nostro capoluogo di Regione.”

Salvatore Blasco – Gazzetta dello Sport

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God

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