Rosario Olivo. Catanzaro la città dove si pagano meno tasse locali

 

SIAMO RIUSCITI NEL MIRACOLO DI MANTENERE LA QUALITA’ DEI SERVIZI E DI APRIRE NUOVI FRONTI OCCUPAZIONALI SENZA GRAVARE DI UN EURO SUI CITTADINI”

 

A Bologna si pagano piu’ tasse locali che altrove, 601 euro a testa, il doppio rispetto a Trento (333), mentre Catanzaro e’ la citta’ in cui si pagano meno (235). Così l’indagine sui bilanci comunali condotta dal Politecnico di Milano per la Fondazione Civicum (Cittadini e istituzioni insieme per uno Stato piu’ efficiente).

Tra le varie curiosita’, a Firenze i cittadini sono i piu’ tartassati dalle multe dei vigili urbani (140 euro a testa), mentre Torino e’ la peggiore per il debito pubblico in proporzione al patrimonio.

“I rendiconti 2008 dei grandi comuni italiani” è il titolo dell’indagine svolta a cura del Politecnico di Milano (coordinatori del lavoro i prof. Giovanni Azione e dr.ssa Marika Arena).
Le città analizzate sono state Bolzano, La Spezia, Trento, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Trieste, Venezia, Genova, Milano, Torino, Ancona, Firenze, Perugia, Catanzaro, Pescara, Potenza, Bari, Cagliari, Napoli, Palermo.

E da sottolineare che l’Amministrazione Olivo, fin dal suo insediamento (estate 2006), ha deciso di non aumentare i tributi e le tasse locali, scegliendo anzi di ridurre l’ICI sulla prima casa ben prima dell’abolizione dell’imposta.

“Siamo riusciti – ha commentato il sindaco Rosario Olivo – nel piccolo grande miracolo di mantenere la qualità dei servizi e di aprire nuovi fronti occupazionali senza gravare di un euro sulle tasche dei cittadini. Un’impresa non facile, ottenuta grazie ai comportamenti virtuosi dell’Amministrazione sia nella sua componente politica, sia nella sua componente burocratica. Desidero sottolineare il ruolo positivo svolto dall’assessore alle finanze, Giuseppe Marcucci, e dal dirigente del settore, dott. Pasquale Costantino, senza dimenticare l’apporto decisivo del Consiglio comunale. Siamo la città italiana che fa pagare meno i suoi contribuenti, senza però fare fermare la macchina dello sviluppo. Si pensi che la qualità dei servizi è addirittura aumentata in alcuni casi, mentre il Comune ha potuto procedere anche alla stabilizzazione di circa 200 precari. E’ evidente che bisognerà continuare su questa strada, auspicando che il Governo e il Parlamento mettano in atto manovre e politiche finanziarie che diano nuovo ossigeno ai Comuni e ai Enti locali”.

La Fondazione Civicum che ha svolto l’indagine è stata costituita nel 2004 a Milano e persegue l’obiettivo di uno Stato più efficiente, senza sprechi, in cui cittadini e istituzioni sono più vicini; uno Stato più giusto, dove ci sono risorse per i più deboli e per lo sviluppo, dove c’è più spazio per la creatività, la ricerca e la professionalità.

Civicum ritiene che il Paese soffra dello spreco di risorse che avviene nel settore pubblico e che solo l’intervento dei cittadini – anche al di fuori dei partiti – possa migliorare la gestione pubblica.

Autore

Salvatore Ferragina

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